Ripescare i rifiuti della nostra incivile educazione

Biciclette e tricicli, pneumatici, vasi, sedili e sgabelli: assomigliano a un cimitero d’auto i fondali dei laghi di Iseo, Endine e Moro, che da dieci anni vengono ripuliti dai sommozzatori di varie associazioni e gruppi sportivi che, insieme all’Autorità di bacino, si mettono a disposizione per restituire naturalità e bellezza a questi tre specchi d’acqua, elemento ambientale di grande richiamo per turisti di tutta Europa.

Al di là dei problemi “strutturali” derivanti dagli scarichi fognari sparsi, dalla mancata depurazione dei fiumi affluenti come Oglio e Borlezza, dagli sversamenti industriali e dal processo dell’eutrofizzazione dell’acqua del lago, la manifestazione “Fondali Puliti” richiama ogni singolo cittadino alle proprie responsabilità. “Purtroppo è così – sospira Simone Franzoni, coordinatore dell’operazione Fondali Puliti –: ogni volta che ci immergiamo riportiamo a riva oggetti di uso quotidiano che vengono gettati nei laghi credendo che sott’acqua non creino danni. E invece diventano un grande problema ecologico”.

Educare per curare

A Pisogne, nella terza tappa di quest’anno, i sommozzatori hanno individuato per fino un motore nautico a gambo lungo con ancora elica e serbatoio dell’olio. A Tavernola, dove la decima edizione di Fondali Puliti ha debuttato, e poi a Iseo sono riemersi bottiglie, materiale ferroso, terrecotte e contenitori di vario materiale insieme a utensili da lavoro, tra cui un martello e un paio di rastrelli, una cesoia di grosse dimensioni e diverse canne da pesca. “Non mancano mai – aggiunge Franzoni – telefoni cellulari e occhiali”.

Lo stesso è successo nella tappa di Riva di Solto da dove sono riemersi vasi e secchi, sedie di plastica o di ferro, cassette di plastica. “Vogliamo continuare a lavorare sull’educazione per prevenire queste situazioni – conclude Franzoni – ed è questa la ragione per cui il nostro progetto culmina tutti gli anni in una grande giornata con i ragazzi delle scuole del lago: per loro l’appuntamento è il 23 settembre quando al lido Nettuno di Sarnico verranno proposte diverse iniziative sui temi dell’habitat dei nostri laghi”.

Duemila ragazzi in barca

I ragazzi saliranno in battello, assisteranno a rappresentazioni teatrali sul tema del riciclo e sul ciclo dell’acqua, parteciperanno a laboratori di riutilizzo dei materiali e di conoscenza dei fondali. Ogni anno partecipano a questo appuntamento finale più di duemila bambini che, al termine, portano nelle loro case un messaggio propositivo di tutela dell’ambiente: così forse dal fondo dei laghi non riemergeranno più biciclette e tricicli incrostati.

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