«La Val Brembana vuole vivere»
Gastronomia e sport per il rilancio

La Sagra della mela di Piazza Brembana è un appuntamento irrinunciabile per turisti e buongustai, ma è anche una privilegiata cartina di tornasole per verificare istanze e speranze di una valle.

Non è un caso che a inaugurare la due giorni sia stata l’attività didattica proposta da L’Eco café ai ragazzi delle scuole, per scoprire contenuti e allestimenti di Expo. Il futuro prossimo dell’evento planetario, che partirà a Milano il 1° maggio 2015, ma anche la stretta attualità (per esempio) della riapertura delle Terme di San Pellegrino, sono fra gli spunti della chiacchierata con Alberto Mazzoleni, dal 2009 presidente della Comunità montana.

«C’è grande attesa - sottolinea Mazzoleni -, le Terme possono diventare il nuovo motore di traino. Il turismo bianco ha sofferto, ma si sta rilanciando, grazie anche ad amministratori coraggiosi che hanno faticosamente investito. Quello che non manca in Val Brembana è un territorio spettacolare sia per l’escursionismo estivo che per gli sport invernali. La Comunità montana, pur svuotata di competenze e risorse, è sempre pronta a fare la propria parte, si pensi all’accordo di programma con la Regione per il settore neve, che ha portato in valle alcuni milioni di euro».

Quale il «modello di sviluppo» per il turismo brembano? «Non esistono ricette standard, anche se il mix fra enogastronomia e sport è il più richiesto. Le famiglie dell’area metropolitana milanese sono il target che ha sempre incontrato maggior favore. Lo sviluppo dell’aeroporto Caravaggio a Orio ha aperto nuove prospettive. Siamo penalizzati dai collegamenti viari. Un collegamento tra aeroporto e centro città sarebbe un primo passo, ma se una quindicina d’anni fa si fosse realizzato il progetto del tram leggero per la Val Brembana…».

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