Sì allo stipendio per le casalinghe
Piace il sondaggio de L’Eco café

In un momento che si contraddistingue per i «segni meno», Creattiva cresce, guadagnandosi un +4% di pubblico rispetto alla passata edizione. Nel weekend in fiera sono entrate 56.500 persone da tutta Italia.

Una buona parte di visitatori (o forse è meglio dire visitatrici, visto che la presenza femminile, a Creattiva, ha fatto da padrona) è passata dalla nostra redazione itinerante, «L’Eco café», dove abbiamo portato avanti un’inchiesta su come le donne vivono il rapporto con il lavoro, dentro e fuori le mura domestiche.

In oltre 300, molte bergamasche ma anche visitatrici provenienti da altre province lombarde e da fuori regione, hanno partecipato al sondaggio «Donne e lavoro», rispondendo ad alcuni quesiti. Nell’inchiesta abbiamo lanciato anche una provocazione: la possibilità di prevedere un riconoscimento economico alle casalinghe. Tutte d’accordo per un sì? Non proprio, perché se l’84%, comunque un’abbondante maggioranza, ha risposto sì, il 16% delle intervistate ha sentenziato un sonoro no.

Il campione di intervistate è composto da casalinghe (46%), lavoratrici (19%), entrambe (31%) e disoccupate (4%). Nella maggior parte dei casi (60%) le intervistate dichiarano di farsi aiutare nei lavori domestici, chiedendo una mano perlopiù ai familiari (80%). Solo una parte residuale (20%), segno della crisi, si affida alla colf. Il 42% delle intervistate si occupa delle faccende domestiche più di 12 ore a settimana, il 30% da 6 a 12 ore, il 22% da 2 a 6 ore e solo il 6% per meno di due ore.

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