Imprese: scatta l’obbligo della firma digitale

Niente più moduli, timbri, bolli, code per presentare il bilancio o per iscriversi al Registro delle imprese. Da oggi, per le aziende italiane, scatta l’obbligo di servirsi della firma digitale per inviare tutti i propri atti alle Camere di commercio. Una procedura informatica che consentirà alle aziende di risparmiare fino a 260 milioni di euro l’anno nei rapporti con la Pubblica amministrazione, grazie ai minori costi e al pagamento forfettario dell’imposta di bollo.

La Camera di Commercio, finora a Bergamo, ha distribuito 14.918 smart card a fronte delle 20.173 società di capitale iscritte al Registro delle imprese. Pertanto sono ancora 5.000 circa le società di capitale a non essersi dotate della smart card.

«Il numero delle smart card distribuite - spiega Eleonora Vavassori dell’Ufficio firma digitale della Camera di Commercio di Bergamo - comprende anche quelle distribuite alle società di persone. Di fatto oggi la firma digitale diventa obbligatoria sia per le società di capitale che per quelle di persona, in tutto circa 33.000 società della nostra provincia, ma abbiamo cercato di dare la priorità alle società di capitale perché sono quelle ad avere le movimentazioni più grosse, sono quelle che, ogni anno, devono obbligatoriamente presentare il bilancio in Camera di Commercio».

Coloro che ancora non si sono attrezzati nella speranza di una proroga, che però non è arrivata, devono correre subito ai ripari. Perché da oggi senza smart card non è possibile effettuare alcuna movimentazione. E per le società di capitale che non hanno ancora presentato il bilancio o devono sbrigare pratiche urgenti, potrebbe diventare un problema. Diverso il caso delle società di persona che, dovendo presentare solitamente una pratica ogni 3-4 anni, avranno più tempo per mettersi in regola. Tanto più che, nella maggioranza dei casi, si tratta di società artigiane e, pertanto, possono presentare le pratiche ancora in cartaceo.

Per maggiori informazioni, Unioncamere ha diffuso un documento che da ieri è consultabile sul sito di Infocamere, all’indirizzo www.infocamere.it.

IN BREVE

COSA È - È un sistema che attribuisce valore giuridico al documento informatico e che funziona sulla base di una coppia di chiavi (privata e pubblica). La chiave privata viene generata e custodita in modo sicuro all’interno del microprocessore della smart card. L’uso della chiave privata contenuta nella smart card è protetto da un codice segreto (Pin) che deve essere conosciuto solo dal titolare.

COME SI OTTIENE LA SMART CARD - Per ottenere una firma digitale ’sicurà è possibile rivolgersi a uno qualsiasi dei certificatori Aipa iscritti nell’elenco consultabile anche sul sito www.aipa.it. Le Camere di commercio, su indicazione del ministero delle Attività Produttive, distribuiscono gratuitamente una smart card a tutte le società avvalendosi dei servizi di Infocamere, la loro società di informatica. La smart card può essere ritirata presso gli uffici delle Camere di commercio o presso i soggetti autorizzati dalle stesse Camere di commercio o dal certificatore.

COME SI USA - Per poter comporre una pratica digitale innanzi tutto occorre dotare il proprio computer dei supporti hardware e software necessari, tra cui un programma per la redazione della modulistica Registro imprese e dei codici di accesso al sistema Telemaco per la trasmissione per via telematica. Occorre procedere alla digitalizzazione dell’atto (in sostanza bisogna portarlo dalla carta al computer), che spesso accompagna il modello di iscrizione o di deposito.

COME PAGARE - La piattaforma Telemaco consente di gestire i pagamenti in forma del tutto autonoma, basata sulla gestione di un conto personale (, da cui verranno scalati direttamente gli importi relativi ai diritti di segreteria e all’imposta di bollo delle singole pratiche trasmesse per via telematica. CHI LA DEVE USARE - L’obbligo è previsto per tutte le società, tranne che per gli imprenditori individuali, per i quali l’invio telematico o su supporto informatico è meramente facoltativo.

(01/07/2003)

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