Eutron, ipotesi d'accordo
Il 9 decideranno i lavoratori

Gli esuberi erano stati annunciati all’inizio di novembre: 44 lavoratori da tagliare, poi scesi a 40, visto che alcuni dipendenti se ne erano andati. Sulla vicenda aperta alla Eutron di Pradalunga si è raggiunta mercoledì un’ipotesi d’accordo: nella sede di Confindustria, Fiom-Cgil e Fim-Cisl insieme ai rappresentanti dell’azienda hanno siglato un’intesa che mercoledì prossimo, 9 dicembre, verrà sottoposta al giudizio dei lavoratori in tre assemblee.

Alla Eutron di Pradalunga, specializzata nella produzione e progettazione di schede elettroniche, lavorano 193 persone. L’azienda soffre da tempo per le mancate commesse Promatech e per il calo di quelle della Savio di Pordenone, tutte aziende del gruppo Itema. L’ipotesi di accordo raggiunta  prevede la richiesta di 12 mesi di cassa straordinaria per crisi per 95 persone. Sugli esuberi l’azienda ha accettato il principio della volontarietà, va via solo chi vuole andarsene, e con un incentivo all’esodo che varia dagli 11mila ai 17mila euro.

“L’azienda riconoscerà, poi, a tutti i lavoratori i ratei di tredicesima mensilità (anche per coloro che saranno in cassa e che, fuori dalla rotazione, a regola non maturerebbero la tredicesima)” spiega Severino Masserini, presente all’incontro per la Fiom-Cgil. “Verrà riconosciuta ai lavoratori a rotazione la maturazione dei permessi annui retribuiti a prescindere dal periodo lavorato. Infine, i lavoratori che scelgono di essere collocati in esubero e che acquisiranno, durante i 3 anni di mobilità, il diritto alla pensione, possono vedersi riconosciuto il 75% del loro vecchio salario fino al raggiungimento dell’età pensionabile. L’esito dell’incontro di oggi è importante perché si basa sulla volontarietà degli esuberi. Abbiamo, poi, insistito perché le difficoltà dell’azienda venissero strutturalmente affrontate anche con lo strumento della cassa”.

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