Cartiere Pigna, via al Comitato
per il rilancio dell'azienda

La Cartiere Pigna verrà rilanciata: durante un incontro in Regione si è insediato il «Comitato di coordinamento per la Cartiere Paolo Pigna» che lavorerà per arrivare all'approvazione del «Contratto di recupero produttivo» dell'azienda di Alzano Lombardo. Il Contratto, attuato per la prima volta dalla Regione, ha un duplice obiettivo: accompagnare il processo di ristrutturazione aziendale e di riorganizzazione produttiva della Pigna e attuare un intervento di riqualificazione urbanistica sulle aree comprese nell’attuale insediamento, e non più funzionali all’attività produttiva.

All'incontro erano presenti il presidente Formigoni, l’assessore Rossoni e il sottosegretario Raimondi, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil (Bresciani, Piccinini, Cicerone), i segretari di Fistel, Uilcom, e Flc, Stefano Cofini di Confindustria, Angelo Carrara di Confartigianato, l'amministratore delegato di Pigna, Giorgio Iannone, e il sindaco di Alzano, Roberto Anelli.

«La Regione ha colto l'estrema importanza della Pigna nella Val Seriana, già messa a dura prova dalla crisi attuale – ha commentato Marcello Raimondi, sottosegretario alla Regione Lombardia –. La Cartiere Pigna è parte integrante della struttura economica e sociale del territorio. Mantenere il sito produttivo ad Alzano, nonostante l'allettante prospettiva di delocalizzare l'azienda per abbattere i costi di produzione, è una decisione fondamentale che la Regione sostiene e vuole supportare concretamente di concerto con gli enti coinvolti e soprattutto le parti sociali».

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente e a.d. di Pigna. «È bello - ha commentato - che una delle aziende più vecchie d'Italia sia anche la prima per la quale si procede in questo modo, con una procedura innovativa. Ci crediamo: stamo facendo e faremo investimenti proprio per l'innovazione». E Iannone alla fine aggiunge anche un segno di speranza sul fronte dell'occupazione: «Vedrete che alla fine il saldo occupazionale sarà positivo».
 
«L’incontro è stato positivo - sottolinea anche Ferdinando Piccinini per la Cisl - anche perchè per noi significa aver vinto una scommessa: nell’accordo si fa riferimento al metodo partecipativo e viene così dato il giusto risalto all’apporto del sindacato. Questa intesa contribuisce a dare prospettive occupazionali, oltre che a ricollocare i vecchi addetti della Pigna in settori innovativi».

«Oggi si compie un passo importante nel percorso di questa azienda - prosegue Raimondi - ma anche di tutta la bergamasca: si riconosce la vocazione specifica di un territorio, aiutandolo a mantenere salda la tradizione, e si agisce concretamente per i lavoratori in difficoltà, cercando una soluzione al problema occupazionale».

A causa della generale difficoltà del settore cartario la Pigna è stata costretta a chiudere la divisione di produzione carta, concentrando la propria attività esclusivamente nel settore della cartotecnica ed elaborando un piano di ristrutturazione aziendale che interessa 133 lavoratori su un organico complessivo di 338 unità.

«Il contratto di recupero produttivo – continua Raimondi – è uno strumento concepito per aree colpite da eventi di dismissione che, dato il numero dei lavoratori coinvolti in rapporto al settore e al al territorio di riferimento, hanno un forte impatto sociale. Obiettivo del Contratto è garantire, in forma coordinata, l’attuazione degli impegni che enti locali, operatori industriali e parti sociali assumono per affrontare e gestire significativi fenomeni di crisi produttiva». Il Comitato tecnico entro sei mesi definirà i contenuti del piano.

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