La Comelit controccorrente
cresce con nuovi prodotti

Rispetto al 2008 il mercato italiano dei citofoni dovrebbe perdere quest'anno il 13-15% e quello elettrico generale il 25%. «Comelit invece crescerà dell'1-2% (dai 24 milioni realizzati in Italia nel 2008 NdR) e sarà tra i pochissimi a farlo in un anno simile - dice Demetrio Trussardi, consigliere delegato e direttore commerciale Italia dell'azienda di Rovetta -. Siamo molto soddisfatti anche perché la crescita è avvenuta in modo omogeneo, da Bergamo, dove la risposta è sempre molto buona, alla Lombardia, a tutto il territorio nazionale. Salirà anche la quota di mercato: nei citofoni siamo tra la seconda e la terza posizione, abbastanza vicini per il sorpasso».

Il risultato 2009, a fronte di prezzi sostanzialmente costanti se non addirittura in calo, è stato ottenuto da Comelit con vendita di più prodotti ad alto valore tecnologico, come automazione domestica, televisione a circuito chiuso e videocitofonia a colori, e meno prodotti a minor valore aggiunto. «È la tecnologia quello che ci fa crescere - dice Trussardi - accanto alla scelta strategica di allargare la gamma con l'automazione domestica e gli antifurto, a seguito delle acquisizioni della francese Immotec Systems e della brianzola Alarm System (già «consolidate» nel 2008, per cui l'aumento di fatturato di quest'anno non è conseguenza dell'acquisto, ma è incrementale NdR)».

Frutto della ricerca interna è stato ad esempio Hi Power, il primo videocitofono senza fili (salvo il collegamento alla rete elettrica), presentato nel 2008 e commercializzato da aprile. Recentemente il presidente di Comelit Pier Antonio Brasi ha ricevuto direttamente dal ministro degli interni di Singapore durante la fiera Safe & Security Asia 2009 a Singapore il premio «Merlion Award 2009» per il prodotto più innovativo dell'anno, proprio grazie a Hi Power. «È un prodotto di nicchia e non di massa, ma abbiamo avuto una risposta oltre le aspettative - dice l'export manager Marco Giugnetti - È ancora adesso unico al mercato e questo ci dà un vantaggio competitivo».

Intanto Comelit si appresta a chiudere l'anno più brutto nella storia del mercato elettrico con un export in crescita del 6%, rispetto ai 36 milioni fatturati all'estero nel 2008, come media tra mercati andati molto bene e altri in pesante calo. «In Spagna, Irlanda e Grecia la crisi è forte: il mercato spagnolo ha visto un calo delle transazioni immobiliari del 50% - spiega Giugnetti - Ottimi risultati invece abbiamo avuto in Scandinavia, Francia, che è il nostro mercato principale per l'export, e Benelux. Buona la crescita in Nord Africa».

Male invece Dubai. «La battuta d'arresto del mercato immobiliare a Dubai si vedeva già da inizio anno: non siamo comunque stati coinvolti dai problemi finanziari - dice Giugnetti -. E abbiamo compensato il calo a Dubai con la crescita ad Abu Dhabi». Nell'ultimo anno nessuna nuova filiale commerciale è stata aperta. «Puntiamo adesso a diventare più forti nei Paesi dove già siamo presenti» - precisa Giugnetti. Nonostante le difficoltà dell'anno, Comelit non solo non ha fatto ricorso a cassa integrazione, ma anzi ha fatto salire l'organico di qualche unità, a quasi 130 persone a Rovetta e 330 nell'intero gruppo. Prudente ottimismo sul 2010. «Gli obiettivi restano di crescita, continuando a fare meglio del mercato - dice il direttore generale Edoardo Barzasi - Il 2009 ci ha dato conferme importanti sulla validità delle scelte fatte in passato. Se siamo riusciti a crescere anche quando il mercato è calato vuol dire che la strategia è quella giusta. Continueremo quindi sulla strada verso l'integrazione dei prodotti in un sistema».

Nel primo trimestre 2010 verrà lanciata la pulsantiera touch screen già preannunciata, mentre imminente è il lancio di una novità. «A metà mese in una convention a Castione presenteremo Planux Manager, frutto della ricerca interna, che sarà commercializzato dal 2010 - continua Barzasi -. È un supervisore che permetterà l'integrazione di videocitofonia, sicurezza, televisione a circuito chiuso e domotica. Questa dell'interconnessione e dell'integrazione è una grande opportunità: è possibile utilizzare, ad esempio, il sensore per l'allarme anche per verificare automaticamente se è necessario accendere o spegnere il riscaldamento».

La prospettiva è che la Comelit, nata come azienda di citofoni sia sempre più un'azienda che propone sistemi integrati. «La nostra strategia ha come gamba destra la ricerca, l'innovazione e l'ampliamento della gamma e come gamba sinistra la prossimità al cliente - conclude Barzasi -. L'investimento in risorse e uomini per rafforzare la rete vendita con un sistema vicino al cliente, così anche da poter cogliere in tempo reale le esigenze del mercato, credo che abbia fatto la differenza a nostro favore».

Stefano Ravaschio

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