Protesta Tenaris, scontri al rondò
Venerdì un incontro con l'azienda

Traffico nel caos e autostrada completamente chiusa per una mezz'ora, in via precauzionale, con uscita obbligatoria a Seriate e a Capriate. Qualche scontro fra le forze dell'ordine e i manifestanti all'altezza del rondò che porta al casello di Dalmine. Sono le conseguenze della manifestazione dei lavoratori Tenaris, oggi in sciopero in tutta Italia per protestare contro gli esuberi annunciati dal gruppo.

I momenti più difficili si sono vissuti quando, intorno alle 10,20, il corteo - che si sarebbe dovuto fermare al rondò che porta alla barriera autostradale di Dalmine - ha tentato di forzare il cordone di polizia e carabinieri per raggiungere il casello. Sono volati spintoni e qualche manganellata: poi i responsabili dell'ordine pubblico hanno deciso di lasciar passare i partecipanti al corteo.

A quel punto l'autostrada era già stata chiusa, e tutto il traffico diretto verso Milano era stato fatto uscire a Seriate, mentre i veicoli provenienti da Milano erano stati fatti uscire a Capriate. La zona attorno all'ingresso dell'A4 è rimasta paralizzata a lungo. Gli agenti sono stati schierati all'altezza della barriera autostradale, e nessuno è stato lasciato passare oltre. Non ci sono stati ulteriori momenti di tensione e il corteo, raggiunto il casello, si è fermato.

I lavoratori sono rimasti nei pressi della barriera per una mezz'ora, poi sono tornati verso il rondò e qui si sono fermati ancora a lungo. La protesta era scattata alle 9, con il presidio organizzato dal Prc davanti al cancello principale della Tenaris-Dalmine. Poi, intorno alle 9,40, la partenza del corteo dei lavoratori: secondo i sindacati erano 3-400, 200-250 i partecipanti sulla base dei dati diffusi dalla polizia. Il corteo ha percorso la provinciale dalla zona dello stabilimento fino al rondò del casello, bloccandola al passaggio. L'A4 è stata riaperta poco dopo le 11, il casello di Dalmine prima di mezzogiorno.

I manifestanti si sono poi diretti in Comune dove hanno incontrato il sindaco di Dalmine, Claudia Terzi. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto all'amministrazione il sostegno delle loro istanze, in particolare la modifica del piano industriale. Il sindaco ha risposto che il Comune si era già impegnato in tal senso, chiedendo all'azienda il mantenimento dei posti di lavoro. La riunione è terminata intorno alle 13 e il corteo si è sciolto senza creare problemi. Venerdì mattina è previsto un nuovo incontro tra sindacati e azienda mentre giovedì 17 ci sarà una riunione in Regione con il presidente Formigoni e i sindacati.

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