Edili, indennità di disoccupazione
aumentata di 4 euro. Cgil: «Beffa»

Quasi 900 euro contro poco meno di 600: la differenza tra l'ammontare dell'indennità di disoccupazione ordinaria e di quella speciale edili rappresenta una discriminazione partita nel 1994. In quell'anno, i trattamenti che fino ad allora erano rimasti uguali hanno cominciato a diversificarsi: l'ammontare della disoccupazione speciale edili, infatti, non è più cresciuta, non essendo stato riconosciuto alcun adeguamento agli indici Istat.

Con l'ultima Finanziaria viene, finalmente, introdotto quest'adeguamento che i sindacati chiedevano da 15 anni: «Solo che il provvedimento ha il sapore della beffa - commenta Angelo Chiari, segretario generale provinciale della Fillea-Cgil - Infatti, se ad esempio prendiamo l'indice Istat del 2008, pari allo 0,7%, l'adeguamento riconosciuto sarà di 4 euro al mese in più. Praticamente briciole. Manca, infatti, l'equiparazione dell'intero trattamento alle cifre della disoccupazione ordinaria. È già da troppo tempo che i lavoratori dell'edilizia vengono penalizzati dalla normativa sugli ammortizzatori sociali e sui trattamenti pensionistici, come nel caso del tema dei lavori usuranti».

Il punto della Legge Finanziaria in cui si legifera sul tema è l'art. 2, comma 150 dove si prevede che dal 1° gennaio 2010 all'indennità di disoccupazione edile si applichi l'incremento calcolato in misura pari al 100% dell'aumento derivante dalla variazione annuale dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati. Si ricorda che la disoccupazione speciale edili viene utilizzata nei casi di licenziamenti collettivi, della fine di singole fasi lavorative all'interno di un cantiere o di chiusura dell'intero cantiere. Prevede l'erogazione dell'80% della retribuzione per i primi tre mesi, poi del 60% per successivi tre mesi e del 50% per gli ultimi due mesi, con un massimale di 579, 50 euro. Cioè, più di 580 euro non si riceve.

«In una situazione particolarmente difficile che ha investito in maniera pesante anche l'edilizia, i 4 euro di adeguamento sono uno schiaffo: ricordiamo che nella nostra provincia fra il 2008 e il 2009 il numero dei lavoratori iscritti ad entrambe le casse edili è diminuito di 3000 unità, persone travolte dalla crisi, rimaste con quattro soldi nel portafogli» conclude Chiari.

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