Busetti, la Fim: «Si sacrifica
l'unica azienda che va bene»

La Busetti di Bagnatica, il giorno dopo, è nelle espressioni amareggiate dei lavoratori in assemblea, durante la quale sono state decise nuove modalità di sciopero per i prossimi giorni, in attesa dell'incontro con la proprietà fissato per il 25 di marzo.

«Tutti i dipendenti sono stati colpiti dalla cattiveria con la quale Biesse ha annunciato il trasferimento – dichiara Emanuele Fantini della Fim Cisl -. Un progetto tra l'altro senza prospettive, che ci colpisce in un momento in cui il lavoro qui c'è ancora. Ci auguriamo che al prossimo incontro si arrivi con qualche cambiamento di strategia industriale».

Martedì la direzione della Biesse di Pesaro, gruppo di cui la Busetti fa parte, ha annunciato la chiusura della produzione nella stabilimento bergamasco e il trasferimento di 30 lavoratori nelle Marche, senza alcun tipo di incentivo né si appoggio logistico. «Una profonda ingiustizia – continua Fantini – che vede sacrificare l'unica azienda del gruppo che ancora va bene, che per tutto il 2009 chiedeva agli operai di fare gli straordinari».

Martedì la delegazione della Biesse è stata fortemente contestata all'uscita dello stabilimento, dai lavoraroti che aspettavano l'esito della riunione. Intanto la Fim ha chiesto un incontro anche all'assessorato provinciale al Lavoro, perché anche l'Ente pubblico possa adoperarsi per trovare una soluzione al problema dei 50 lavoratori di Bagnatica.

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