Schneider Electric offre l'1%
del capitale ai dipendenti

La multinazionale francese dell'elettromeccanica Schneider Electric rilancia il suo piano di azionariato per i dipendenti che riguarda i lavoratori di 17 Paesi, tra i quali anche l'Italia (e in particolare per la provincia di Bergamo la Schneider Electric e la Saip&Schyller di Stezzano). L'iniziativa è ormai consolidata in quanto il piano è stato avviato alla fine degli anni Novanta con «riaperture» quasi a cadenza annuale, seppure con condizioni differenti. L'ultimo piano, quello del 2009, ha avuto 268 adesioni, pari a circa il 10% dei poco più di 2.600 lavoratori con i requisiti per l'offerta.

Il piano che viene lanciato adesso, con sottoscrizione tra il 2 e l'8 giugno, prevede due forme di offerta: un piano «classico» nel quale il sottoscrittore è interamente esposto alle oscillazioni della quotazione e un piano «garantito» nel quale il sottoscrittore ha il capitale investito assicurato e una quota in rapporto alla performance azionaria. Il piano è offerto ai dipendenti (e in certi Paesi anche ai pensionati) delle società del gruppo dei 17 Paesi, con anzianità aziendale superiore ai tre mesi.

Il consiglio di sorveglianza di Schneider Electric ha autorizzato il Consiglio di gestione ad utilizzare per l'operazione la delega all'aumento di capitale fino a un massimo di 2,6 milioni di azioni (1% del capitale della società a fine 2009). Il prezzo di riferimento, basato su una media delle quotazione su 20 giorni, sarà fissato il 2 giugno.

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