I sindacati compatti:
«Il 1° Maggio non si lavora»

«Il Primo Maggio non si lavora»: le categorie del commercio di Cgil, Cisl e Uil Bergamo sono contro le aperture dei centri commerciali. «In merito alle aperture dei centri commerciali, supermercati e negozi stabilite da alcune amministrazioni comunali in occasione del 1° Maggio - si legge in un comunicato -, Filcams, Fisascat e Uiltucs prendono posizione criticando tale scelta. Le sigle del commercio di Cgil, Cisl, Uil di Bergamo infatti giudicano di estrema gravita' il fatto che alcune amministrazioni comunali su sollecitazione delle categorie economiche abbiano concesso l'apertura dei negozi nel giorno del 1° maggio, la festa dei lavoratori.»

Nella nota si sottolinea che è un fatto «grave in quanto il codice regionale del commercio concertato tra la regione e le Categorie economiche e sociali, prevede la chiusura di questa come di altre festività, e grave soprattutto perché la festa del lavoro, vogliono farla passare come una festa del consumo, penalizzando i lavoratori».

«Sulle aperture nei giorni festivi si stia eccedendo – si legge tra l'altro in un volantino della Fisascat Cisl di Bergamo - e si è giunti a non considerare più il significato delle tradizioni del mondo del lavoro e della cultura degli italiani».

«Nei mesi scorsi abbiamo assistito alle aperture commerciali anche il giorno di Natale, poi il 25 aprile ed ora anche il 1° maggio. I lavoratori del commercio devono poter festeggiare legittimamente la festa del 1° maggio come tutti gli altri lavoratori».

I sindacati chiedono quindi «coerenza rispetto a quanto previsto dal codice del commercio alle amministrazioni e invitano tutti i lavoratori del settore a non presentarsi al lavoro (possibilità del tutto lecita, in quanto il lavoro festivo è volontario) e a partecipare al corteo e manifestazione che si terranno come da tradizione a Bergamo».

Leggi il volantino dei sindacati (allegato)

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