Nonostante la crisi internazionale
Bergamo cresce anche all'estero

Nonostante la forte crisi economica che ha determinato una brusca riduzione del commercio internazionale, si registra un incremento dell'1,6 % delle partecipazioni all'estero delle imprese lombarde (con le bergamasche in prima fila). Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da Confindustria Lombardia su un campione di circa mille imprese, integrata con la banca dati Reprint, presentata a Milano.

Negli ultimi 5 anni (2005-2009), la provincia di Bergamo è tra quelle che evidenzia una maggiore crescita, passando da 240 a 264 aziende investitrici all'estero (con un dinamismo particolarmente accentuato da parte delle Pmi), mentre le imprese estere partecipate hanno anch'esse compiuto un balzo notevole (+23,2%), toccando quota 1.078.

La partecipazioni estere in Bergamasca sono invece diventate 179 (il 4,6% del totale lombardo, con quasi 29 mila dipendenti). All'interno dei settori considerati dalla banca dati, si conferma anche sul lato delle partecipazioni dall'estero la forte incidenza dell'industria manifatturiera. Altri settori forti per la Bergamasca da esportazione si confermano l'industria estrattiva, il tessile-abbigliamento, le apparecchiature meccaniche e il commercio all'ingrosso. L'analisi della ripartizione geografica dei Paesi oggetto di interesse da parte delle imprese lombarde conferma un significativo allargamento dei loro orizzonti geografici, fino ad un recente passato fortemente concentrati sull'Europa.

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