Rifondazione: «Gioco cinico e baro
Lacrime di coccodrillo dal governo»

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista nonché portavoce provinciale della Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, associazioni varie) ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla vicenda della Indesit di Brembate: «Quello presentato dalla Indesit Company non è un piano di "consolidamento" e di "rilancio della competitività" delle produzioni, ma è il solito gioco cinico e baro di una azienda che ha deciso di fare soldi scaricando i costi della crisi sulle casse pubbliche e sui lavoratori».

«Poco importa che il Consiglio di amministrazione dichiari di volere attuare investimenti per 120 milioni di euro (tutti quanti da verificare) se questi investimenti si traducono nella chiusura dei due stabilimenti storici di Brembate (Bergamo) e Refranolo (Treviso) dove lavorano 500 persone. Questa è una società che opera in più aziende che sono presenti a livello nazionale».

«Non può essere che una azienda decida di spostarsi a sua assoluta discrezione e in base alle sue esclusive convenienze, in barba a qualsiasi impegno occupazionale e di mantenimento delle attività produttive. Se questo avviene è per mancanza di regole e, come se non bastasse, in un momento in cui le forze di governo nazionale e regionale (Pdl e Lega) scandalosamente reclamano ulteriore rimozione di regole e completa libertà di movimento per le imprese e per il mercato».

«Signori del Governo nazionale e regionale le vostre lacrime di coccodrillo lasciano il tempo che trovano! L'azienda deve essere costretta a presentare un piano industriale serio con investimenti che si traducano in un vincolo di mantenimento di occupazione e di attività produttiva. Questo chiediamo alle istituzioni, alle forze politiche e del territorio chiamate a mobilitarsi per impedire il perpetrarsi dell'ennesimo danno occupazionale e sociale. Ai lavoratori e alle lavoratrici e alle rappresentanze sindacali, per quanto ci riguarda, esprimiamo piena solidarietà e disponibilità a sostenere tutte le iniziative a difesa del posto di lavoro».
 Ezio Locatelli

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