Quote latte, pagamenti riviati:
l'agricoltura orobica dice «no»

«Abbiamo altri problemi». Il mondo dell'agricoltura bergamasco risponde più o meno così alla polemica degli ultimi giorni sulle quote latte. Il no allo slittamento dei tempi di pagamento delle multe è netto e il sostegno alle posizioni del ministro per le Politiche agricole, Giancarlo Galan, su questo punto anche: l'emendamento passato per un voto in commissione Bilancio al Senato venerdì non piace proprio.

E da questa modifica costata all'Italia un richiamo dell'Unione europea, i rappresentanti delle organizzazioni agricole provinciali provano a spostare lo sguardo verso il 2013, scadenza dell'attuale piano europeo di sostegno all'agricoltura: lì si giocherà il futuro del settore e l'Italia, si auspica a Bergamo, deve presentarsi preparata e credibile.

Il nodo sulle quote latte e la prossima riforma della Politica agricola comune (Pac) sono «strettamente collegati», sottolinea il direttore della Coldiretti provinciale, Lorenzo Cusimano, che prova a mettere in fila le questioni.

Partendo dall'anno scorso, quando, con ministro Luca Zaia, predecessore di Galan, venne varata la legge 33 per la rateizzazione delle multe sulle quote latte che fissava il versamento della prima rata per il 30 giugno di quest'anno. È il pagamento che l'emendamento alla manovra finanziaria fa slittare al 31 dicembre.

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