Indesit, l'incontro al ministero
ha sbloccato la trattativa

Trattative sbloccate fra la Indesit Company e i sindacati di categoria sul Piano di sviluppo dell'azienda in Italia, che prevede investimenti per 120 milioni ma anche la chiusura degli stabilimenti di Brembate Sopra (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), per un totale di 550 dipendenti.

Nel tardo pomeriggio, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, presente il sottosegretario Stefano Saglia e le Regioni Lombardia e Veneto, le parti hanno firmato un verbale di incontro. Su richiesta delle istituzioni, azienda (presente l'ad Marco Milani) e sindacati (Fiom, Fim, Uilm e Ugl) hanno concordato di riprendere la trattativa «senza pregiudiziali» il 26 luglio prossimo.

Condizione preliminare, accolta dalle organizzazioni sindacali, lo sblocco dei magazzini di Brembate e Refrontolo, fermi da oltre un mese.
La discussione sul piano industriale riguarderà fra l'altro la difesa della vocazione industriale e delle attività produttive dei siti Indesit, e la tutela dell'occupazione della professionalità dei lavoratori. Sul piatto anche il recupero dell'efficienza e della produttività, per garantire la competitività del gruppo del «bianco».

 Sulla base di queste condizioni azienda e sindacati hanno ritenuto possibile ripristinare le relazioni industriali e di conseguenza ristabilire le funzioni operative in tutti gli stabilimenti.

Una prima verifica dello stato di avanzamento del confronto è in calendario al ministero per metà settembre.

«La rinuncia da parte di Indesit - dicono dalla Fim Cisl - della pregiudiziale di trattare solo con la condizione di chiusura dello stabilimento è stata rimossa. Pertanto la trattativa ripartirà con un confronto tra le organizzazioni sindacali e il piano industriale della azienda, che dovrà prevedere, come previsto nel verbale di riunione, la difesa della vocazione industriale e delle attività produttive dei siti di Indesit, la tutela dell'occupazione e della professionalità del lavoratori, il recupero di efficienza e produttività per garantire la competitività del gruppo».

«Da oggi – sottolinea Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim di Bergamo - si riprende la trattativa dove sarà possibile aprire un confronto a tutto campo rispetto al piano aziendale, e questo potrà consentire ai sindacati di trovare soluzioni alternative a quelle previste dal piano stesso, e quindi la trattativa entrerà nel vivo dal 26 luglio e ci dovrà trovare impegnati a cogliere gli obiettivi con cui abbiamo sviluppato le iniziative di lotta dei lavoratori».

Il Coordinamento sindacale ha momentaneamente sospeso la manifestazione prevista per il 23 a Fabriano

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