Indesit, la Uil nazionale:
«Tutti rispettino gli impegni»

«Qualsiasi agitazione, spontanea o organizzata, che dovesse essere messa in atto per la Indesit da una delle sigle sindacali, correrebbe il rischio di pregiudicare definitivamente la possibilità di prosecuzione della trattativa in sede ministeriale». È quanto sostiene Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestico: Ficco in questo modo prende le distanze da qualsiasi iniziativa unilaterale proclamata a livello locale da altre sigle sindacali.

«Con molte difficoltà - spiega la Uilm in un comunicato - il giorno 15 luglio al ministero dello Sviluppo Economico, Fim, Fiom e Uilm  sono riuscite a riaprire la trattativa con Indesit relativa al pericolo di chiusura dei siti di Brembate Sopra e Refrontolo (Treviso), precedentemente interrotta dalla stessa impresa».

«In cambio - prosegue - le organizzazioni sindacali si sono impegnate tutte a sospendere  le iniziative di lotta, riservandosi di riprenderle a partire dal 3 settembre se la discussione non dovesse produrre riasultati soddisfacenti».

Ecco perché, dice Ficco, «se, compiendo azioni disperate, si causasse una nuova rottura delle trattative è evidente il pericolo che l'Indesit possa decidere di intraprendere iniziative unilaterali: e tale scelta davvero  vanificherebbe le residue speranze dei lavoratori di Bergamo e Treviso».

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