Ex Legler, amministrazione
straordinaria al capolinea

Nessuna «buona nuova» dell'ultimo minuto per la vicenda ex Legler, oggi Texfer. Anzi, a dire il vero, nessuna «nuova». Giovedì 12 agosto, giorno di scadenza dei 2 anni di amministrazione straordinaria per il gruppo tessile bergamasco (ma con ramificazione produttiva anche in Sardegna), nessuna novità è giunta al tavolo del commissario straordinario, professor Emanuele Rimini.

«Purtroppo dobbiamo prendere atto che non ci sono novità - ha spiegato Rimini -: ho depositato la mia relazione conclusiva al ministero dello Sviluppo economico. Toccherà a loro trarre le conclusioni sulla vicenda».

Nessuna proposta migliorativa, quindi, è giunta alla procedura: il 19 luglio scorso, alla chiusura del secondo bando di assegnazione, le offerte erano state due. Entrambe però giudicate «inadeguate» dal commissario straordinario.

La prima, dell'imprenditore di origini bergamasche Paolo Clivati, era limitata al solo stabilimento sardo di Ottana (Clivati aveva presentato già un'offerta al primo bando d'assegnazione, ma lo stesso amministratore straordinario l'aveva respinta giudicandola «non congrua»): la seconda (pervenuta in ritardo) era quella del gruppo russo Kord e non risultava accompagnata da necessarie garanzie finanziarie.

Ora occorrerà attendere i tempi tecnici per capire i destini di Legler: tra le ipotesi anche il fallimento. Ma il tutto è vincolato alle decisioni che verranno assunte dal ministero dello Sviluppo economico e, in seguito, delle azioni che verranno intraprese dai singoli tribunali dove insistono i siti produttivi della società (Bergamo, Nuoro, Oristano). Non prima di settembre.

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