«Il mattone torna di moda»
Brembilla: in aumento i mutui

Il mattone torna di moda. Acquisti e vendite riprendono di nuovo a crescere, registrando un rialzo del 2,3% nei primi tre mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il settore esce così da una fase di depressione che durava da tre anni. A fare il conto degli scambi sul mercato immobiliare è l'Istat, che sottolinea anche il balzo dei mutui: più 13,7% annuo.

Perplessi gli operatori bergamaschi. Per Gianfederico Belotti (Case e terreni) purtroppo «da noi questa ripresa ancora non si vede né si vedrà prima dell'anno prossimo». Scettica anche l'Ance, i costruttori orobici: «Comparto ancora in sofferenza». Claudio Brembilla (Fiaip) conviene sulla crescita dei mutui.

I dati nazionali secondo costoro sembrano non rispecchiare appieno l'andamento effettivo del mercato e che richiedono, quindi, ancora un po' di cautela nel valutarli come un segnale di ripresa effettiva del settore: l'incremento del 2,3 per cento delle compravendite d'immobili rilevato ieri dall'Istat non trova, a giudizio di Gianfederico Belotti, direttore di Case e terreni, pieno riscontro nella realtà concreta del mercato.

«Si tratta di dati – sottolinea Belotti – che mi hanno lasciato favorevolmente perplesso e che, spero, possano avere un riscontro reale nei prossimi mesi. Tuttavia, per il momento, sono numeri che non trovano un riscontro effettivo: sul mercato non vedo ancora una ripresa delle transazioni immobiliari. Le statistiche Istat non incontrano ancora la realtà del mercato». Anzi, prosegue Belotti, «l'anno in corso sta replicando quanto avvenuto nel 2009. Quindi andrei cauto con espressioni e valutazioni ottimistiche perché sul mercato non vedo ancora variazioni rispetto allo scorso anno. E, in modo particolare, proprio in un periodo come questo, dopo le ferie, che è sempre molto "calmo": se nei mesi precedenti c'era una situazione di stallo, ora siamo alla calma piatta».

Tutto questo, rimarca Belotti, «vale anche per la nostra realtà bergamasca. Vedo, invece, in modo più favorevole indici che segnalano una ripresa del settore produttivo e che evidenziano un certo aumento della spesa. Tuttavia, per quanto riguarda il settore immobiliare, c'è ancora timore a iniziare l'avventura dell'acquisto di una casa». «Certo – osserva Belotti – la ripresa della spesa e della produzione industriale fanno ben sperare per una ripresa anche del mercato immobiliare che potremmo vedere a partire dalla fine di quest'anno. Nel 2011, poi, ci dovrebbe essere, finalmente, un'inversione di tendenza».

Ma altre perplessità riguardo ai dati Istat arrivano anche dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Bergamo: dall'associazione dei costruttori si fa osservare che il dato statistico non può essere interpretato come una ripresa del settore dell'edilizia; gli imprenditori del settore non hanno, infatti, per il momento, segnali che indichino una ripresa effettiva del mercato. Il comparto dell'edilizia, anche sul territorio bergamasco, si sottolinea sempre da parte di Ance Bergamo, vive, al contrario, ancora una condizione di sofferenza: i segnali di difficoltà e di crisi sono avvertiti dagli addetti ai lavori ancora in modo consistente. Per quanto riguarda, poi, il settore dei mutui, che, secondo l'Istat, ha fatto registrare nel primo trimestre 2010 un incremento del 13,7 per cento, Gianfederico Belotti osserva che, «in effetti, le procedure per attingere ai mutui sono migliori e un po' più snelle; il settore del credito è un po' più disponibile».

Claudio Brembilla, delegato provinciale per la mediazione creditizia di Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) rimarca che i mutui per acquisto casa residenziale alla fine del primo semestre hanno fatto registrare un incremento del 27 per cento: «questo – rimarca Brembilla – per il basso costo del denaro. Ci sono segnali di una leggera ripresa del tasso variabile e una diminuzione considerevole del tasso fisso. C'è stato un aumento notevole dei mutui surroga e dei mutui di consolidamento debiti più liquidità». «In Lombardia – prosegue Brembilla – i mutui per la compravendita sono in aumento. In realtà le banche non si sono mai fermate nell'erogazione dei mutui; sono cambiati i criteri e la politica di credito».

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