Incontro al Ministero per l'Indesit
Uliano: L'azienda vuole chiudere

«Si inzia a discutere del piano, ma l'azienda ha solo in testa la chiusura». La Fim Cisl chiosa così l'incontro svoltosi al Ministero per lo Sviluppo Economico sulla situazione Indesit e sul Piano Italia predisposto dalla proprietà. A Roma sono intervenuti funzionari ministeriali, il coordinamento sindacale Indesit, la delegazioni bergamasca composta da Ferdinando Uliano e Giuseppe Barcella della Fim, Paola Guerini della Fiom e la Rsu rappresentata da Roberto Mazzoleni.

«Oggi - dice Uliano - siamo entrati nel merito della discussione del piano industriale. La direzione ha ribadito il proprio disegno di chiudere Brembate e Refrontolo, portando una serie di motivazioni e dati richiesti dalle organizzazioni sindacali, che abbiamo comunque ritenuto non soddisfacenti rispetto alle ragioni per le quali si vuole chiudere Brembate: l'azienda ha infatti sostenuto che l'unica motivazione è rappresentata dal risparmio dei costi fissi, che sarebbe pari al 96% degli 8 milioni».

«Avevamo anche chiesto all'azienda nel precedente incontro di presentarsi con un piano industriale - aggiunge Uliano - che mantenesse lo stabilimento di Brembate cercando di intervenire su più elementi che compongono il conto economico del presidio industriale per raggiungere gli stessi profitti che l'azienda si pone, ma anche questa richiesta è stata rigettata perché ritenuta dalla proprietà non perseguibile secondo la loro simulazione, confermandoci nella nostra posizione di trovarci di fronte a una azienda capace di risparmiare semplicemente solo chiudendo stabilimenti».

«Nell'incontro di venerdì 8 ottobre – conclude Uliano -, oltre a riprendere la discussione sul piano industriale, approfondiremo i temi legati alla ricollocazione».

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