Belotti: «Un modello di innovazione
non solo e non tanto tecnologico»

«Questo è il primo caso di recupero produttivo nella nostra regione, un caso emblematico che deve essere fungere da esempio per il futuro e per tutti. Un modello di innovazione, non solo e non tanto tecnologico, ma soprattutto culturale». È quanto ha detto l'assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti, dopo la firma del protocollo tra il Comune di Alzano Lombardo e la cartiera Paolo Pigna.

«È il frutto di una concertazione - ha proseguito l'assessore - tra istituzioni, parti sociali e imprese, che, attorno ad un tavolo, hanno dialogato, trovato punti di incontro e sono arrivati, insieme, a un risultato. Un caso di recupero produttivo importante su un'area di rilevanza storica, che diversamente avrebbe rischiato di svuotarsi e di costituire l'ennesimo caso di area abbandonata a causa di scellerate politiche di delocalizzazione».

«Grazie alla concertazione fra le parti - ha detto Belotti -  è stata trovata una soluzione intelligente, che va anche nella direzione della politica di risparmio del suolo portata avanti dall'assessorato che ho l'onore di dirigere. Il mio auspicio ora è che quanto avvenuto con le Cartiere Pigna non rappresenti un'eccezione ma diventi una consuetudine, un nuovo e proficuo modo di lavorare».
 
«Sottolineo infine - ha concluso l'assessore al Territorio - che tutto questo è stato possibile grazie ad una burocrazia snella e flessibile, che non ha nulla a che vedere con quella di stampo borbonico, con la quale spesso purtroppo ci troviamo ad avere a che fare e che è deleteria per una gestione efficiente ed efficace della cosa pubblica».

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