Pizzoccheri «bg» senza pace
Ora la Valtellina dichiara la guerra

Divampa la polemica sulla Igp (Indicazione geografica protetta) per i pizzoccheri della Valtellina. Da una parte il Pastificio Annoni di Fara Gera d'Adda, dall'altra la Valtellina, che non vuol sentire ragioni.

Divampa la polemica sulla Igp (Indicazione geografica protetta) per i pizzoccheri della Valtellina. Da una parte il Pastificio Annoni di Fara Gera d'Adda che domenica scorsa ha pubblicato, con pagine a pagamento su quattro quotidiani lombardi – tra cui L'Eco di Bergamo e La Provincia di Sondrio - le ragioni per le quali ritiene di avere diritto a che il futuro marchio Igp – se mai ci sarà – comprenda, oltre la Valtellina, anche i Comuni rivieraschi del fiume Adda, tra cui appunto Fara Gera d'Adda con il Pastificio Annoni.

Di tutt'altra convinzione il «Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri della Valtellina», che nel 2003 ha avanzato a Roma la richiesta di Igp per i pizzoccheri prodotti nella sola provincia di Sondrio e non intende muoversi da quella posizione, come ribadito lumedì in un comunicato. In mezzo, nel 2005, c'è una lettera del ministero delle Politiche Agricole che ha accettato il ricorso del Pastificio Annoni e aveva invitato il Comitato a rifare la pratica allargando la zona di produzione.

«Aria, acqua, tradizione e reputazione - scrivono i valtellinesi -non si possono delocalizzare, una produzione tipica deve mantenere quelle caratteristiche che la distinguono, che la rendono unica e irripetibile. La Valtellina è la patria indiscussa dei pizzoccheri. Non c'è menu valtellinese senza i pizzoccheri e non ci sono pizzoccheri senza la Valtellina: per questo, nel 2003, abbiamo richiesto l'Igp e, per lo stesso motivo, ci siamo opposti e ci opporremo sempre all'allargamento della zona di produzione a Fara Gera d'Adda, in provincia di Bergamo».

Vi è scontro anche sui numeri delle quantità prodotte.

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