Solidarietà in musica a Osio Sopra
per i lavoratori della «Cividini»

Solidarietà in musica per i lavoratori della Prefabbricati Cividini (controllata dal gruppo piacentino Rdb) che rischia la chiusura. L'appuntamento è per venerdì sera nell'Area feste di Osio Sopra concessa gratuitamente dal Comune.

Solidarietà in musica per i lavoratori della Prefabbricati Cividini (controllata dal gruppo piacentino Rdb) che rischia la chiusura. L'appuntamento è per venerdì sera nell'Area feste di Osio Sopra (via Circonvallazione Nord, inizio ore 20.45) concessa gratuitamente dall'Amministrazione comunale, come gratuite saranno le esibizioni della Famiglia Rossi, della 34a Street Band e della Moss Band, quest'ultima formata anche da lavoratori della Cividini e ricostituitasi per l'occasione dopo quasi 20 anni.

Sul fronte della vertenza non si registrano però novità. I sindacati - alla conferenza stampa di presentazione del concerto erano presenti, oltre ai delegati Rsu dell'azienda, Angelo Chiari, Mario Colleoni e Silver Facchinetti in rappresentanza di Cgil, Uil e Cisl - aspettano che la famiglia Cividini, proprietaria degli immobili dello stabilimento di Osio Sopra, batta un colpo.

«È la grande assente sulla questione - hanno dichiarato i sindacalisti - insieme a Confindustria Bergamo e al nuovo azionista Augusto Federici, di Alias srl, società del gruppo Sacci». Centoquarantasei lavoratori - ma la chiusura metterebbe a rischio anche l'attività di un centinaio di operatori dell'indotto - chiedono che l'affitto degli immobili (1 milione e 300 mila euro l'anno) che la società Rdb deve corrispondere alla Cividini venga ridotto o che si possa ricollocare lo stabilimento in altra proprietà.

Oltretutto, a spiegarlo sono stati i delegati Rsu Francesco Bonetti, Sergio Signorelli, Maria Rosa Magnoni e Diego Pozzi, la crisi che ha colpito la Prefabbricati Cividini non è di natura economica, ma dipende da errori di natura finanziaria. «Abbiamo ottenuto nuove commesse - hanno commentato - e la nostra azienda è sempre stata considerata la punta di diamante del gruppo. Un'assurdità parlare di chiusura».

Non vogliono ammortizzatori sociali i lavoratori dello stabilimento di Osio Sopra, ma chiedono di continuare ad essere parte del tessuto industriale bergamasco. E perché l'attenzione non cali, in programma hanno già altre due iniziative: si tratta di incontri con Istituzioni e associazioni di categoria previste all'Oratorio di Osio Sopra, mercoledì 19 ottobre alle 20.30 e alla Casa del Giovane, a Bergamo, lunedì 24 ottobre alle 17.

Mariagrazia Mazzoleni

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