Unioncamere: inflazione al 3%
pesano i rincari di tariffe pubbliche

L'effetto congiunto dell'incremento Iva e del perdurare della trasmissione dei passati rincari delle materie prime sui prezzi al consumo comporterà sino a fine anno un'accelerazione dell'inflazione oltre il 3%. È quanto sostiene Unioncamere.

L'effetto congiunto dell'incremento Iva e del perdurare della trasmissione dei passati rincari delle materie prime sui prezzi al consumo comporterà sino a fine anno un'accelerazione dell'inflazione oltre il 3%. È quanto sostiene Unioncamere.

A ottobre il tasso di crescita dovrebbe portarsi al 3,3% per poi invertire la marcia in conseguenza della perdurante crisi dei consumi. Elementi di forte preoccupazione giungono dal comparto delle tariffe pubbliche, che, soprattutto in riferimento a quelle locali, ancora a settembre hanno continuato a registrare aumenti.

Sono alcune delle principali valutazioni emerse dalla riunione dell'Osservatorio «Prezzi e mercati» dell'Indis, istituto dell'Unioncamere specializzato nella distribuzione dei servizi.

Sul fronte degli interventi sulla spesa, le manovre estive hanno sancito tagli alle amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni) per un totale di 21 miliardi di euro: un'ulteriore spinta alla dinamica inflativa potrebbe dunque provenire da un incremento di tariffe e prelievi locali già a partire dall'inizio del 2012.

Attesi, inoltre, nei prossimi mesi ulteriori aumenti dei prezzi alla produzione dei generi alimentari, già cresciuti di oltre il 5% nell'ultimo anno.

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