Bcc, Offanengo alla Treviglio
«Sì» unanime alla fusione

Il matrimonio tra la Cassa rurale Bcc di Treviglio e Banca di credito cooperativo di Offanengo si è celebrato con un sì unanime. Nessun contrario e astenuto sia al Palafacchetti di Treviglio, sia alla riunione dell'istituto cremonese.

Il matrimonio tra la Cassa rurale Bcc di Treviglio e la consorella Banca di credito cooperativo di Offanengo si è celebrato con un «sì» unanime da entrambe le parti. Non ci sono stati contrari e astenuti sia al Palafacchetti dove si sono ritrovati alle 11 in assemblea 3.127 soci della Cassa rurale di Treviglio (2.120 in proprio e 1.007 per delega), sia alla riunione dell'istituto cremonese, iniziata due ore prima, con la partecipazione di 330 soci (265 in proprio e 65 in delega), più di metà del totale.

Con il via libera dei soci è ormai cosa fatta la incorporazione nella Cassa rurale di Treviglio della Offanengo: rimarranno nelle sue cinque filiali la vecchia insegna, con l'aggiunta dell'indicazione «filiale della Cassa rurale di Treviglio», che ne diventa comunque proprietaria a tutti gli effetti. La fusione sarà perfezionata il primo giorno del mese successivo a quello in cui sarà siglato l'atto di fusione: i tempi tecnici dovrebbero consentirlo entro la seconda metà di novembre, con efficacia quindi dal primo dicembre. Con il perfezionamento entrerà in carica nel Cda della Treviglio anche il consigliere riservato alla Offanengo: l'assemblea dell'istituto cremonese ieri ha indicato Dario Gibellini, vicepresidente della pro loco di Offanengo, nato 35 anni fa proprio a Treviglio.

Nascerà così un istituto con 20 mila soci e 50 filiali e 345 dipendenti in cinque province (Lecco, Bergamo, Milano, Lodi e Cremona, dove peraltro la Treviglio era già presente con la filiale di Vailate) e, secondo l'aggregato al 30 giugno, impieghi per oltre 1,6 miliardi di euro, raccolta diretta per oltre 1,7 miliardi e raccolta indiretta per quasi mezzo miliardo.

Leggi di più su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA