Si chiude l'annata agraria
Per il settore è ancora in crisi

Più ombre che luci nell'annata agraria appena conclusa: il tradizionale appuntamento di San Martino diventa anche occasione per un bilancio. Anche per quest'anno il settore agricolo si è dovuto confrontare con la crisi.

Più ombre che luci nell'annata agraria appena conclusa: il tradizionale appuntamento di San Martino, che chiude l'attività, diventa anche occasione per un bilancio. Anche per quest'anno il settore agricolo si è dovuto confrontare con la grave crisi che sta attanagliando i mercati. «Pesano - fa sapere la Coldiretti provinciale - il calo dei consumi, l'aumento dei costi di produzione e l'andamento inadeguato della remunerazione delle produzioni all'origine.

Peraltro sono sempre più evidenti i segnali di trasformazione nel comparto agricolo ed è sempre più marcata l'attenzione verso l'innovazione e la multifunzionalità come fonti alternative di reddito. «Anche per l'annata appena conclusa - sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi - le maggiori difficoltà si sono registrare nei comparti tradizionali. Per le stalle da latte è arrivato un accordo sul prezzo al stalla che non può certo dirsi soddisfacente ma porta almeno qualche elemento di certezza. Continua il momento di stallo per l'allevamento dei bovini da carne e dei suini, anche se per questi ultimi ci sono segnali di recupero. Purtroppo siamo ancora in attesa dell'applicazione della legge sull'obbligo dell'etichettatura d'origine, un provvedimento che potrebbe dire la parola fine al continuo furto ai danni del vero made in Italy».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 12 novembre

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