Cividini, per 140 lavoratori
cassa straordinaria di un anno

Alla Prefabbricati Cividini il nuovo anno si apre con l'esame congiunto, giovedì 12 gennaio a Roma, e la firma del verbale di accordo per l'ottenimento della cassa integrazione straordinaria di 12 mesi (a partire dal 2 gennaio) per lo stabilimento di Osio Sopra.

Dopo una cassa ordinaria conclusa a metà dicembre e le ferie collettive del periodo natalizio, alla Prefabbricati Cividini il nuovo anno si apre con l'esame congiunto, giovedì 12 gennaio a Roma, e la firma del verbale di accordo per l'ottenimento della cassa integrazione straordinaria di 12 mesi (a partire dal 2 gennaio) per lo stabilimento di Osio.

«Per cessata attività», ha insistito l'azienda, non accogliendo la richiesta dei sindacati che da mesi chiedono di utilizzare la formula «per stato di crisi aziendale». Il fatto è che non ci si rassegna facilmente alla chiusura, annunciata gli ultimi giorni di agosto, di 7 siti produttivi a Lomagna, Lomello, Villafranca, Occimiano, Bitetto, a Montepulciano (o a Bellona) e, appunto, ad Osio Sopra, nella provincia orobica, dove a perdere il posto saranno 140 lavoratori.

«L'accordo per la cassa siglato oggi tutela lavoratori che erano rimasti scoperti dal punti di vista economico» spiega Angelo Chiari, segretario generale provinciale della Fillea-Cgil, che con Francesco Bonetti e Sergio Signorelli della Rsu Fillea-Cgil costituiva la delegazione sindacale presente al Ministero del Lavoro.

«L'intesa prevede la possibilità di un esodo incentivato che, se coinvolgerà almeno il 30% dell'organico, permetterà di richiedere un secondo anno di cassa. Abbiamo previsto anche l'intervento di un'agenzia specializzata per la formazione dei lavoratori e l'aiuto al loro ricollocamento. Intanto, noi speriamo che altri operatori si facciano avanti per rilevare l'azienda».

E martedì prossimo, 17 gennaio, alle ore 14 negli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico, è già in programma un nuovo incontro col gruppo Sacci che controlla RDB, mediante Alias. «In quella sede chiederemo conto delle richieste informali che sono state avanzate da soggetti terzi interessati» conclude Chiari.

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