Pizzoccheri Igp
È l'ora della verità

Finalmente si arriva a un atto importante che potrebbe essere decisivo per l'annosa vicenda dell'attribuzione o meno della Igp (Indicazione geografica protetta) ai pizzoccheri della Valtellina. La riunione è per giovedì 19 gennaio.

Finalmente si arriva a un atto importante che potrebbe essere decisivo per l'annosa vicenda dell'attribuzione o meno della Igp (Indicazione geografica protetta) ai pizzoccheri della Valtellina. Giovedì 19 gennaio il ministero per le Politiche agricole ha convocato alla Camera di commercio di Sondrio una riunione di «pubblico accertamento», passaggio fondamentale per la prosecuzione dell'iter per la richiesta di ottenimento del riconoscimento europeo Igp.

Sono passati dieci anni dall'avvio della richiesta per l'ottenimento del marchio Igp da parte del Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri della Valtellina (presieduto da Fabio Moro, uno dei maggiori produttori in Valtellina). La richiesta faceva esplicito riferimento alla delimitazione dell'area originaria di produzione Igp alla sola provincia di Sondrio. L'iter per l'ottenimento dell'Igp aveva poi subìto una battuta d'arresto a seguito dell'istanza di opposizione presentata al ministero dal Pastificio Annoni di Fara Gera d'Adda, tra i primi a produrre e commercializzare i pizzoccheri della Valtellina nella versione secca in barrette, che ha rivendicato la zona di Fara quale area di origine, al pari della provincia di Sondrio, delle celebrate tagliatelle di grano saraceno.

Di fronte a questa opposizione, il ministero, già nel 2005, aveva chiesto al Comitato valtellinese un allargamento d'ufficio dell'area di produzione, dando quindi ragione al ricorso del pastificio bergamasco. La proposta, però, non è mai stata presa in considerazione dal Comitato che, insieme al Distretto agroalimentare, difende un esclusivo patrimonio di cultura e di tradizione la cui produzione dovrebbe restare negli ambiti del territorio della provincia di Sondrio. Il Comitato, ma anche lo stesso Pastificio Annoni, hanno ribadito al ministero la volontà di completare l'iter procedurale, sollecitando la convocazione della riunione di pubblico accertamento per chiarire le posizioni delle parti e cercare di arrivare a una decisione. I funzionari del ministero daranno la parola a tutti coloro che vorranno intervenire sull'argomento.

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