Anche Bergamo va alla Bit:
ma la borsa turismo è dimezzata

L'Italia potrebbe vivere di turismo. E Bergamo non fa eccezione. Il turismo produce il 13% del Pil nazionale, ma ha potenzialità per arrivare al 20%: ma gli investimenti sono sempre più risicati. Basta dare un'occhiata alla Bit, la Borsa internazionale del turismo.

L'Italia potrebbe vivere di turismo. E Bergamo non fa eccezione. Il turismo produce il 13% del Pil nazionale, ma ha potenzialità per arrivare al 20%: ma gli investimenti sono sempre più risicati. Basta dare un'occhiata alla Bit, la Borsa internazionale del turismo, inaugurata nel quartiere Fieramilano di Rho.

Alcuni anni fa i padiglioni dedicati al settore occupavano praticamente l'intera struttura, oggi la Bit è distribuita su due blocchi destinati a Italia  e World e un altro padiglione per Tourism Collection e l'area workshp: in poche parole si è più che dimezzata e qualcuno sussurra che quella del 2012 sarà l'ultima Borsa.

Nel padiglione Italia c'è Bergamo o meglio c'è lo stand della Lombardia che fa la parte del leone lasciando un tavolo ad ogni provincia. La Terra di San Marco non fa eccezione. «Partecipare è comunque importante - precisa Silvano Ravasio, presidente di Turismo Bergamo -, noi siamo presenti alle più blasonate manifestazioni fieristiche. Presto andremo alla Dolce Vita di Londra, quindi al Mit di Mosca».

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