Hai bimbi? Lavori un po' da casa
L'idea Tenaris piace a Napolitano

Conciliare lavoro e famiglia si può. Ci ha pensato Tenaris Dalmine che ha avviato una serie di iniziative perché i propri dipendenti possano armonizzare carriere professionali e esigenze familiari. A cominciare dalla possibilità di lavorare a casa un giorno alla settimana.

Conciliare lavoro e famiglia si può. Ci ha pensato Tenaris Dalmine che ha avviato una serie di iniziative perché i propri dipendenti possano armonizzare carriere professionali e esigenze familiari. A cominciare dalla possibilità di lavorare a casa un giorno alla settimana.

Un progetto che è piaciuto al Quirinale, tanto che la società produttrice di tubi è stata l'unica bergamasca, insieme a pochissime (sei in tutto) imprese provenienti da altre parti d'Italia, ad essere invitata – quale esempio positivo di welfare aziendale - l'altro ieri, 8 marzo, alla cerimonia dedicata alla Giornata Internazionale della Donna che ha visto la presenza, oltreché del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, anche del ministro del Lavoro Elsa Fornero, e del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo.

«Un momento emozionante – sottolinea Patrizia Bonometti, direttore delle risorse umane di Tenaris Dalmine – e soprattutto un significativo riconoscimento del nostro lavoro che, da tempo, ha come obiettivo proprio la conciliazione».

Un programma articolato, quello dell'azienda bergamasca – e una rarità nell'ambito delle grandi industrie italiane - che coinvolge in particolare i colletti bianchi (827 gli impiegati, i quadri e i dirigenti Dalmine - il 23% donne - su un totale di 2.500 dipendenti, divisi nei 5 siti italiani) e che prevede oltre ad una flessibilità dell'orario di lavoro in ingresso e in uscita, anche la possibilità per i neogenitori, con bambini fino a due anni, di lavorare da casa un giorno a settimana.

«Ovviamente deve essere compatibile con la mansione svolta, ma sono già una decina i dipendenti che hanno aderito – spiega Patrizia Bonometti – e senza grosse differenze numeriche tra donne e uomini».

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