La crisi del lavoro pesa sui giovani
15-24 anni, disoccupazione al 15%

Tra disoccupazione e licenziamenti, il mondo del lavoro arranca. E fra coloro che stanno pagando il prezzo più alto ci sono i giovani. La schiera di ragazzi in cerca di occupazione continua ad allargarsi.

Il conto della crisi è salato per il lavoro. Tra disoccupazione e licenziamenti il bollettino è sempre pesante. E fra coloro che stanno pagando il prezzo più alto ci sono i giovani. La schiera di ragazzi in cerca di occupazione continua ad allargarsi. Lo dice chi lavora sul campo. E lo confermano i numeri.

Secondo gli ultimi aggiornamenti Istat, il tasso di disoccupazione nell'età compresa fra i 15 e i 24 anni - nella Bergamasca - è aumentato ancora. Nel 2011 sfiora il 15%, attestandosi infatti al 14,7%. Quasi tre punti percentuali in più rispetto all'anno precedente che già era arrivato all'11,9%.

Solo nel 2008, all'inizio della grande crisi economico finanziaria internazionale, il tasso di disoccupazione fra i giovanissimi era all'8,5%. E come sempre anche nel 2011 la disoccupazione femminile è un po' più alta rispetto a quella maschile: 15,4% contro il 14,4%.

Il tasso dei giovani bergamaschi in cerca di un lavoro si mantiene sotto la media regionale, che è salita dal 19,8% al 20,7%, e nazionale, cresciuta dal 27,8 al 29,1%. L'incremento percentuale in provincia, però, è più accentuato.

Tra i 25 e i 34 anni il tasso di disoccupazione è salito dal 3,8% del 2010 al 4,6% dell'anno scorso. Dai 35 anni in poi, invece, si registra l'incremento più contenuto: dal 2,9% di due anni fa al 3% dell'anno scorso.

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