McDonald's, meno turnover
C'è chi vuole lavorarci una vita

Per i giovani, bergamaschi e non, ci sono luoghi divenuti nel tempo vere porte d'accesso per il mercato del lavoro, sorta di «palestre» dove formarsi, magari continuando anche a studiare, per poi spiccare il volo verso altri lidi professionali.

Per i giovani, bergamaschi e non, ci sono luoghi divenuti nel tempo vere porte d'accesso per il mercato del lavoro, sorta di «palestre» dove formarsi, magari continuando anche a studiare, per poi spiccare il volo verso altri lidi professionali.

Centri commerciali, cinema multisala, fast food sono tra gli esempi classici e il McDonald's è un simbolo di questo turnover, molto sostenuto fino a qualche tempo fa. Soltanto che la crisi sta cambiando molte abitudini: lo confermano i giovani assunti al McDonald's inaugurato un anno fa alle Due Torri di Stezzano: molti di loro infatti, visti i chiari di luna occupazionali, stanno seriamente pensando di abbandonare il «mordi e fuggi», cercando di far carriera all'interno della catena.

Qui gli assunti sono quasi trenta, ripartiti nei vari turni, tutti italiani (altro dato significativo) e con una percentuale femminile schiacciante. «Accanto a un certo numero di giovani che considera ancora questo impegno un'esperienza temporanea, ce ne sono invece altri che hanno deciso di investire nella catena, cercando di crescere professionalmente nel tempo», spiega Fabio Bianchini, titolare del locale in franchising.

Tutti assunti a tempo indeterminato, chi a tempo pieno, chi part-time, per conciliare studio e lavoro, i ragazzi che distribuiscono hamburger e patatine sono inseriti in una macchina organizzativa ben oliata, dove nulla è lasciato al caso, con la tecnologia, supportata da monitor, che la fa da padrona nel garantire elevati standard di igiene e giusti tempi di cottura dei vari piatti. «Riceviamo tante richieste di lavoro - spiega Bianchini - anche perché di questi tempi per un giovane le opportunità occupazionali in giro non sono molte e tutte regolarizzate, soprattutto rivolte alle donne».

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