Honegger: «Il commerciale?
Si, ma salvando il manifatturiero»

«Va bene l'arrivo di un'attività commerciale nell'area dell'ex Honegger di Albino, ma a patto che prosegua anche, almeno in parte, l'attività manifatturiera». Lo ha detto il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, dopo l'incontro in Regione.

«Va bene l'arrivo di un'attività commerciale nell'area dell'ex Honegger di Albino, ma a patto che prosegua anche, almeno in parte, l'attività manifatturiera». Lo ha detto il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, dopo l'incontro in Regione.

Al Pirellone era stata convocata la conferenza dei servizi per fare il punto sull'accordo di programma di Honegger. Oltre ai sindaci di Nembro e Albino, oltre ai tecnici di Provincia e Regione, è stato però invitato anche un rappresentante del gruppo alimentare Rossetto, quello che - dopo che il Gruppo Lombardini si era sfilato, rinunciando alla parte commerciale - si era dichiarato interessato a subentrare.

Una presenza - ha detto Pirovano in una conferenza stampa convocata subito dopo il rientro a Bergamo - che «non aveva titolo». L'accordo di programma, sostiene il presidente della Provincia, sta in piedi solo se prosegue anche l'attività manifatturiera. Perché l'obiettivo dell'accordo è proprio quello di salvaguardare il più possibile l'occupazione di chi, chiusa Honegger, ha perso il lavoro. E sono 358 persone.

Pirovano ha fatto insomma chiaramente capire che non sta bene un accordo nel quale qualcuno si prende la licenza commerciale, ma nessuno si muove per far partire la newco, Honegger Srl.

Per questo il presidente della Provincia ha annunciato che mercoledì, insieme ai sindaci di Albino e Nembro, prenderà carta e penna e chiederà alla Regione conto: soprattutto per sapere chi ha deciso di portare al tavolo il rappresentante di una sola parte dell'accordo, quella commerciale.

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