Schneider investe 4 milioni
A Stezzano la media tensione

L'annuncio è di inizio ottobre: Stezzano diventerà il polo degli apparecchi elettrici di media tensione della Schneider Electric e le attività concentrate nello stabilimento di Guardamiglio, in provincia di Lodi, confluiranno nel sito bergamasco.

L'annuncio è di inizio ottobre: Stezzano diventerà il polo degli apparecchi elettrici di media tensione e le attività concentrate nello stabilimento di Guardamiglio, in provincia di Lodi, confluiranno nel sito bergamasco. E martedì la Schneider Electric (circa 700 dipendenti) ha incontrato i sindacati fornendo i dettagli dell'operazione, che, almeno nei contorni, è delineata.

Sul fronte economico, con la graduale dismissione del sito lodigiano, è previsto un potenziamento delle linee di produzione dedicate ai prodotti di media tensione, già annunciato dall'azienda, che ieri ha quantificato l'importo dell'investimento in circa 4 milioni di euro, stando a quanto riferiscono i sindacati. Si tratta infatti di riorganizzare l'attività nei due capannoni dove è concentrata la «media tensione» e di rivederne il layout.

Per quanto riguarda invece la tempistica, le produzioni oggi effettuate a Guardamiglio dovrebbero essere trasferite a Stezzano entro il mese di settembre. Il condizionale è d'obbligo, dato che è in corso una trattativa sindacale e alcune questioni devono ancora essere definite.

La sede lodigiana attualmente occupa 159 lavoratori: 108 operai e 51 impiegati. L'azienda, che fin dall'annuncio del trasferimento si è impegnata a trovare una soluzione per tutti i dipendenti, ne occuperebbe 115 (78 tute blu e 37 colletti bianchi) nella «media tensione», mentre i restanti 44 (30 operai e 14 impiegati) verrebbero destinati ad altri reparti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 13 febbraio

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