Finanziamenti delle banche
Tagliati 44 miliardi alle imprese

In Italia «il finanziamento alle imprese da parte delle banche si è contratto di 44 miliardi nel 2012». Lo rileva un rapporto che prevede un crescente ricorso delle imprese al mercato obbligazionario per compensare la stretta creditizia delle banche.

In Italia «il finanziamento alle imprese da parte delle banche si è contratto di 44 miliardi nel 2012». Lo rileva un rapporto di Standard & Poor's che prevede un crescente ricorso delle imprese al mercato obbligazionario per compensare la stretta creditizia da parte delle banche.

A fronte della flessione del credito bancario, nota l'agenzia, già nel 2012 la quota di debito in obbligazioni corporate e' cresciuta di 20 miliardi. Complessivamente tuttavia «il finanziamento netto delle imprese è sceso di circa 24 miliardi. Questo in contrasto con la maggior parte dei Paesi europei dove il finanziamento netto è cresciuto. Solo la Spagna ha fatto peggio», rileva ancora Standard & Poor's sottolineando che «il 2012 è stato il primo anno nell'ultimo decennio in cui il flusso netto di finanziamento corporate è risultato chiaramente negativo. Visto che solo le grandi e alcune medie imprese hanno avuto accesso al mercato dei bond, il credit crunch ha colpito certamente in modo più intenso la piccola e media impresa»

Notizia positiva, comunque, è che l'anno scorso «è stata la prima volta che le medie imprese hanno emesso bond con successo, guadagnando l'accettazione del mercato finanziario». Le emissioni corporate sono ammontate a 29 miliardi nel 2012, quasi il doppio dei 15,1 miliardi del 2011.

Un processo di disintermediazione che dovrebbe rafforzarsi visto che «il credito bancario dovrebbe continuare a ridursi» anche a fronte di Basilea III, dell'esigenza del sistema bancario di ridurre l'esposizione al funding della Bce e di digerire l'ampio stock di sofferenze accumulate durante la recessione. A cio si accompagnano le recenti iniziative sulla legislazione di impresa e fiscale che puntano a «incoraggiare le medie imprese a far ricorso al mercato del debito».

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