Aromi per gelati e caramelle?
Da Scanzo partendo dalla lavanda

Profumi e affini, ma anche biscotti, gelati e caramelle. Tutto partendo dalla pianta di lavanda. Il progetto sembra strano, ma forse lo è meno del previsto: almeno sentendo Matteo Moioli, titolare dell'azienda di Scanzorosciate che porta il suo nome.

Profumi e affini, ma anche biscotti, gelati e caramelle. Tutto partendo dalla pianta di lavanda. Il progetto sembra strano, ma forse lo è meno del previsto: almeno sentendo Matteo Moioli, titolare (ma non chiamatelo così: lui si definisce un semplice cuoco) dell'azienda di Scanzorosciate che porta il suo nome, da sempre impegnata nella proposta di un nuovo tipo di agricoltura, pronta a guardare con ottimismo al domani.

«L'agricoltura è il futuro - spiega -. Si diceva che costituiva un'economia di piccola scala, ma in realtà sta creando nuovi posti di lavoro: lavorando in un certo modo, si può coniugare quantità, qualità e reddito. È il momento in cui ci si deve riconciliare con la terra: la nostra generazione ha questo dovere».

Tutto questo tradotto in una vista a 360 gradi, spaziando sui mille fronti di un solo campo: il capitolo lavanda è l'ennesimo tassello, ma di certo è uno di quelli più intriganti sugli oltre 4 mila metri quadrati di campi, equamente divisi tra frutteto e produzione di erbe aromatiche e officinali.

Il progetto dell'azienda agricola Moioli, favorito dalla piovosità di questi mesi che penalizza la coltivazione di altre piante, favorendo invece quella della lavanda, (una coltura che dimostra di amare l'acqua) prevede la coltivazione di 13 mila piante (tremila già trapiantate in terra, le altre diecimila in vaso fino a settembre), dalle quali estrarre l'olio essenziale da riutilizzare su più fronti: non solo la creazione di profumi per cassetti, comodini o biancheria.

Per ottenere gli olii bisogna anticipare la raccolta di qualche settimana.

Dettagli e curiosità su L'Eco di Bergamo del 7 giugno

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