«Polo alla frutta»
con Capobianco

Non profumano, questo no, ma sono alla frutta. Capobianco, marchio della Duelle Industria di Zanica, punta ancora di più sull'uso di materiali naturali. Al Pitti arrivano le «polo alla frutta», in piquet di cotone organico con tinture ed essenze vegetali.

Non profumano, questo no, ma sono alla frutta. Capobianco, marchio della Duelle Industria di Zanica, punta ancora di più sull'uso di materiali naturali e lavorazioni ricercate che strizzano l'occhio all'ambiente. La collezione primavera/estate 2014, che sarà presentata al Pitti dal 18 al 21 giugno, si delinea all'insegna della lavorazione ecosostenibile e naturale, con una novità per le polo. Si tratta infatti di «polo alla frutta», in piquet di cotone organico, che viene sottoposto a tinture 100% vegetali ai «sapori» di frutta, mantenendo inalterate nel tempo le sue caratteristiche di colore e qualità del materiale.

Il cotone viene cioè sottoposto a tinture vegetali, colorate alle essenze di mela verde, arancia rossa, lampone e limone, ma anche ai naturali clorofilla, cacao, caffè e liquirizia: «Sostenibilità, eco-produzione ed etica dell'ambiente entrano così a far parte della nostra realtà aziendale, dalla struttura sino ai prodotti - spiega il titolare Marco Lorenzi -: dalle polo l'intenzione è di sviluppare altri capi, grazie alla stretta collaborazione che abbiamo avviato con un tintore del nord Italia che utilizza un brevetto specifico sull'utilizzo delle essenze naturali». E la sperimentazione nell'uso dei materiali prosegue anche sul jersey, con una capsule di abiti semi-sartoriali: «Tra i trattamenti sperimentati - continua Lorenzi - la variante "spalmata" dove al jersey di cotone viene applicata una pellicola impermeabilizzante».

Novità anche un nuovo prodotto negli accessori, con il lancio di una collezione di cravatte in piquet. «Continuiamo a lavorare con laboratori artigianali del territorio e di tutta Italia, mentre una trentina di dipendenti interni si occupano dello stile e di tutta la parte logistico-commerciale - commenta Lorenzi -. In questo anno abbiamo puntato sull'innovazione e la ricerca, filosofia che risponde anche a una strategia di sviluppo: nel mercato scandinavo e russo, complice la conclusione di un accordo con uno show-room di Mosca che si occuperà della distribuzione del marchio». Questo mentre il fatturato è passato da 3,7 milioni di euro del 2011 ai 3,8 milioni del 2012: «Per i prossimi mesi continueremo sul versante eco, spingendo sulle collezioni naturali che favoriranno l'allargamento dei mercati di distribuzione».

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