Banca Popolare di Bergamo
Il premio ridotto è indigesto

Una trattativa che potrebbe risolversi anche in tempi brevi, ma che al momento ha ancora degli elementi di criticità per poter decollare: così i sindacati dopo l'incontro di mercoledì 3 luglio sul rinnovo del premio aziendale alla Popolare di Bergamo.

Una trattativa che potrebbe risolversi anche in tempi brevi, ma che al momento ha ancora degli elementi di criticità per poter decollare: così i sindacati dopo l'incontro di mercoledì 3 luglio sul rinnovo del premio aziendale alla Popolare di Bergamo.

Dopo il confronto con la capogruppo, sono iniziate in questi giorni i confronti con le singole banche della galassia Ubi, che registrano già una firma di accordo, dopo una trattativa lampo, alla Popolare di Ancona (che ha firmato martedì «incassando» 750 euro per la figura media).

Ieri nel primo round a Bergamo, per i circa 3.700 dipendenti, l'azienda ha proposto alle sigle al tavolo (Fiba-Cisl, Fabi, Uilca-Uil e Dircredito) una riduzione del premio del 16% rispetto a quello erogato l'anno precedente, a fronte di una riduzione della produttività, proprio del 16% (da qui il vincolo stretto tra perdite e premio).

Offerta risultata indigesta al sindacato che ha rilanciato, chiedendo la conferma del premio 2012 per il grande impegno comunque profuso dal personale in un anno estremamente difficile, oltre a tutelare i giovani lavoratori stabilizzati (chiedendo di riconoscere l'anzianità di servizio pregressa).

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