Treviglio, Bianchi pedala
con la tecnologia della Nasa

Arriva dalla Bianchi di Treviglio una svolta epocale nel ciclismo. Una nuova tecnologia, mai utilizzata prima nel mondo delle due ruote, che permette di eliminare le vibrazioni il 75% più velocemente che in altre bici in carbonio, riducendo di molto sforzo e fatica del ciclista.

Arriva dalla Bianchi di Treviglio una svolta epocale nel ciclismo. Una nuova tecnologia, mai utilizzata prima nel mondo delle due ruote, che permette di eliminare le vibrazioni il 75% più velocemente che in altre bici in carbonio, riducendo di molto sforzo e fatica del ciclista.

La nuova tecnologia, già applicata dalla Nasa per missioni aerospaziali, si chiama Countervail e la storica azienda bergamasca, numero uno nella produzione di biciclette da corsa, l'ha fatta propria apportando quella che potrebbe diventare una rivoluzione nel mondo del ciclismo, non solo professionistico. E da pochi giorni, è sul mercato il modello di bicicletta su cui è stata applicata questa tecnologia, ossia la «Infinito CV».

L'azienda trevigliese ha collaborato con l'americana Materials Sciences Corporation (azienda che lavora nell'industria dei materiali compositi ed è fornitore Nasa e dell'esercito Usa) per sviluppare l'esclusiva applicazione del sistema integrato Countervail nel mondo del ciclismo.

«Per mesi abbiamo lavorato fianco a fianco con i tecnici Msc che sono venuti da noi a Treviglio: con loro siamo riusciti ad integrare nella struttura in carbonio della "Infinito" il materiale viscoelastico Countervail che riduce fortemente le vibrazioni della bici e quindi l'affaticamento muscolare dell'atleta, migliorando il controllo del mezzo», afferma Fabrizio Casellato, direttore amministrativo di Bianchi.

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