Scatta il nuovo «Redditometro» 
Tolleranza del 20% sul dichiarato

Il fisco dà il via libera definitiva al nuovo Redditometro. Basato su molto incroci fiscali, controllerà il tenore di vita dei contribuenti su un centinaio di voci: dall'affitto di yacht all'acquisto di medicine, dal mutuo alla spesa per la badante.

Il fisco dà il via libera definitiva al nuovo Redditometro. Basato su molto incroci fiscali, controllerà il tenore di vita dei contribuenti su un centinaio di voci: dall'affitto di yacht all'acquisto di medicine, dal mutuo alla spesa per la badante. L'occhio attento guarderà le spese per la casa e, nel caso non sia possibile individuare una categorie di possesso, sarà considerato un «fitto figurativo».

Ma l'ingresso sarà comunque morbido. L'accertamento scatterà solo nel caso di un «divario» del 20% tra quanto dichiarato e quanto calcolato dal fisco. Inoltre - dopo le richieste giunte dalla Corte dei Conti e dal mondo politico - le contestazioni saranno fatte solo su «dati reali», raccolti dagli incroci fiscali. Le medie Istat sulle spese delle famiglie entreranno in campo solo se il contribuente non riesce a dare spiegazioni in un iter di confronto che prevede un «doppio contraddittorio».

Insomma - come aveva promesso dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera che ha firmato la circolare - il nuovo Redditometro colpirà solo l'evasione spudorata.

Il nuovo strumento è parte integrante del piano operativo di lotta all'evasione del 2013 dell'Agenzia che prevede controlli differenziati tra lavoratori autonomi, onlus, pmi e grandi imprese. E che i controlli siano pungenti e messi a punto con maggiore attenzione lo rivela anche il fatto che il contenzioso tributario si riduce da 727.345 a 686.234 ricorsi pendenti. Il loro valore - secondo gli ultimi dati diffusi dal rapporto annuale del dipartimento delle Finanze - rimane però grande: è stimato in circa 40 miliardi di euro.

IL NUOVO REDDITOMETRO - Previsto da un decreto pubblicato a gennaio il nuovo redditometro, basato su un centinaio di voci di spesa, era rimasto a bagnomaria in attesa delle istruzioni operative. Ora scatta concretamente. Sarà utilizzato sui redditi dichiarati dal 2009, mentre per quelli precedenti varrà il vecchio redditometro. Sono state apportate tutte le modifiche che erano state richieste dopo l'arrivo del decreto. In particolare si privilegerà il confronto con il contribuente che avrà diversi step per poter giustificare gli scostamenti, evidenziando errori o spiegando l'uso di redditi che il fisco non ha potuto considerare. Le cautele utilizzate, dal «gap» del 20% tra dichiarato e accertato alla previsione di utilizzo delle sole spese certe.

La circolare fissa nel dettaglio dei principali categorie di spesa. Grande attenzione è sul capitolo della spesa per abitazioni: dal mutuo alle utenze. Ma, è previsto, se non si individua il titolo di proprietà sarà indicato una sorta di «fitto figurativo». Non sfuggeranno le case all'estero mentre non saranno considerati gli immobili strumentali (negozi, magazzini) e pertinenze (box o cantine). Il fisco guarderà poi alle spese per acquisto e gestione di auto e barche, ma anche quelle per l'acquisto di libri scolastici, per l'iscrizione a circoli culturali e sportivi, per alberghi e pensioni. Occhio anche agli assegni periodici corrisposti al coniuge in caso di separazione o divorzio: da una parte saranno considerati una 'spesà, dall'altra un 'redditò.

IL PIANO OPERATIVO 2013 - La lotta all'evasione non si limita al redditometro, che vale per le persone fisiche. Il piano operativo 2013 userà criteri differenziati a seconda delle diverse tipologie. Farà tutoraggio alle 3.200 grandi imprese mentre userà i controlli finanziari per gli autonomi. Saranno verificati gli enti non commerciali e le Onlus per vedere eventuali abusi di regimi privilegiati. In ogni ci sarà una attenta opera di intelligence: i contribuenti da controllare saranno selezionati con risk analysis mirate. L'obiettivo sarà anche quello di massimizzare gli incassi.

Corrado Chiominto

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