«La pianta poteva uccidermi»
Salva per miracolo a Caravaggio

«Da un lato posso ritenermi fortunata di esserne uscita viva. Dall'altro, però, anche un po' sfortunata: c'era solo la mia auto in strada e l'albero ha preso proprio me». A parlare è Dunia Milanesi.

«Da un lato posso ritenermi fortunata di esserne uscita viva. Dall'altro, però, anche un po' sfortunata: c'era solo la mia auto in strada e l'albero ha preso proprio me». A parlare è Dunia Milanesi, la donna di 35 anni che martedì sera, a Caravaggio, mentre stava viaggiando sul viale Papa Giovanni XXIII al volante della sua Alfa Romeo Giulietta, è stata centrata in pieno da un ippocastano che è improvvisamente crollato a terra.

La pesante pianta, alta circa 20 metri e dal fusto del diametro di 70 centimetri, è caduta in diagonale, colpendo l'abitacolo dell'auto e abbattendosi sopra i sedili posteriori. La trentacinquenne, che abita in città, in via Sole, nell'incidente ha riportato la lesione di una vertebra giudicata guaribile in 35 giorni, durante i quali dovrà portare un collarino. Se però l'ippocastano fosse caduto sopra il posto di guida, molto probabilmente per lei ci sarebbe stato poco da fare. Si può parlare, quindi, fortunatamente, di una tragedia sfiorata.

Il merito però non va dato tutto alla fortuna: Dunia Milanesi, mentre stava viaggiando lungo viale Papa Giovanni, si è accorta che l'ippocastano stava crollando: «A un certo punto - racconta - mi sono trovata di fronte al parabrezza delle frasche e, d'istinto, ho accelerato. È stato un secondo dopo che il tronco della pianta mi è piombato addosso». Questo colpo di acceleratore ha, quindi, spinto in avanti l'auto quel mezzo metro sufficiente a scongiurare la tragedia. È stato invece sicuramente un caso fortunato il fatto che l'ippocastano, d'età stimata intorno ai 70 anni, sia crollato in tarda serata, intorno alle 23, quando transitava poca gente.

L'incidente è accaduto nel tratto del viale Papa Giovanni all'altezza del parchetto pubblico di fronte al quale solitamente, durante il giorno, si assiste a un continuo via vai di auto, biciclette e pedoni. Il viale è quello che, incrociando l'ex statale 11, porta al santuario di Santa Maria del fonte ed è tutto costeggiato da ippocastani: secondo i dati forniti dal Comune, sono circa 650. La pianta crollata era, in apparenza, sana. Una volta a terra il motivo del crollo è apparso subito chiaro: il suo fusto era cavo, letteralmente mangiato da una carie legnosa causata da un fungo.

Viene quindi da pensare che qualcun altro dei 650 alberi lungo viale Papa Giovanni potrebbe avere la stessa malattia: «Sarà quindi forse il caso - afferma Dunia Milanesi - che il Comune dia il via al più presto ai controlli. Non tutti potrebbero avere la mia stessa fortuna». La donna, martedì sera, dopo il crollo della pianta, dall'abitacolo tutto schiacciato della sua auto è riuscita a chiamare subito casa, avvisando di quanto accaduto i suoi familiari.

Il problema è che quella appena caduta visivamente pareva sana. È da ritenersi necessaria, quindi, una perizia più approfondita, che prevede anche un'analisi dell'interno degli alberi. Questa indagine però ha costi alti, si ipotizza intorno agli 80 mila euro che, al momento, il Comune non può sostenere.

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