No Imu, soddisfatta Coldiretti
La Cgil: «È da irresponsabili»

Il decreto sull'Imu è da irresponsabili: serve invece diminuire la tassazione sul lavoro dipendente. Lo scrive la Cgil di Bergamo. Soddisfatta invece la Coldiretti: l'onere che avrebbe pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole.

Il decreto sull'Imu è da irresponsabili: serve invece diminuire la tassazione sul lavoro dipendente. Lo scrive la Cgil di Bergamo. Soddisfatta invece la Coldiretti: l'onere che avrebbe pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole.

Il no della Cgil
“ll decreto legge sull'Imu varato dal Governo - scrive Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil di Bergamo - è da irresponsabili. Un conto è eliminare l'Imu per chi ha solo la prima casa e redditi medio bassi, un altro è cancellare completamente la tassazione sulla casa. È un favore fatto ai ricchi in un momento in cui servono risorse per gli esodati, per i disoccupati e per diminuire il costo del lavoro e aumentare la competitività del sistema economico”.

“Come si coprirà il buco enorme che si aprirà nelle casse de Comuni?” si chiede Bresciani. “Con una nuova tassa che verrà chiamata in modo diverso ‘la service tax' riferita ai costi sostenuti dagli enti locali per i servizi sugli immobili e che colpirà tutti senza alcuna distinzione. Tanto valeva tenersi la vecchia Ici. Sulla pelle di un Paese che ha un debito pubblico enorme, prima si è eliminata quella, poi si è varata l'Ici, che oggi viene cancellata per arrivare, nel 2014, ad istituire la ‘service tax'. Questo è un Governo che invece di affrontare i nodi veri della crisi, fa regali ai ricchi e continua a subire i ricatti di un pregiudicato, di un condannato in via definitiva per frode fiscale. È davvero ora di dire basta”.

La soddisfazione di Coldiretti
Coldiretti Bergamo esprime soddisfazione per la decisione del Governo sull'Imu agricola, un onere che avrebbe pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole italiane per l'anno 2013 e avrebbe, tra l'altro, frenato l'occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all'ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa.

“La scelta di abolire l'Imu sui terreni e i fabbricati rurali – sostiene il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – dimostra che è stato riconosciuto il ruolo ambientale, sociale e culturale dell'attività agricola, un comparto che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. Si tratta di un provvedimento che non risolve certamente i problemi del settore, ma rappresenta comunque una boccata di ossigeno per migliaia di imprese agricole che si stanno confrontando con i pesanti effetti della crisi e che avranno così ulteriori risorse da investire per il loro sviluppo”.

La Coldiretti bergamasca sottolinea che il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l'impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l'agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all'Assemblea della Coldiretti nazionale lo scorso luglio.

“E' una concreta dimostrazione – conclude Brivio - che l'agricoltura è considerata un fulcro importante per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese. Un ringraziamento sentito va anche al sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina, che nel corso dei lavori della nostra assise provinciale si era preso l'impegno di intervenire affinché il settore agricolo non subisse questa ulteriore penalizzazione”.

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