Mvb, lavoratori senza stipendio
Prima la protesta, poi al lavoro

Rientra la protesta dei lavoratori della Mvb-Manifattura Valle Brembana. Lo sciopero ad oltranza proclamato nell'assemblea dei lavoratori lunedì pomeriggio, ieri, dopo la giornata di protesta con presidio dei cancelli della fabbrica tessile, è stato sospeso.

Rientra la protesta dei lavoratori della Mvb-Manifattura Valle Brembana. Lo sciopero ad oltranza proclamato nell'assemblea dei lavoratori lunedì pomeriggio, ieri, dopo la giornata di protesta con presidio dei cancelli della fabbrica tessile, è stato sospeso.

Almeno fino a venerdì, quando in Provincia di Bergamo le parti (lavoratori e proprietà aziendale) e le istituzioni (l'assessore la lavoro e il sindaco di Zogno) si incontreranno e valuteranno la situazione. La mobilitazione dei 330 lavoratori della Mvb è stata decisa in seguito al ritardo nei pagamenti delle retribuzioni.

Alcuni lavoratori aspettano, infatti, la liquidazione degli ultimi 2-3 stipendi. E mentre all'esterno della fabbrica si svolgeva il presidio e la protesta, in azienda dirigenti e sindacati hanno trovato un compromesso: un nuovo accordo di rateizzazione-slittamento degli arretrati almeno fino a dicembre, da ufficializzare venerdì in sede di incontro in Provincia.

Intanto ieri, tutti fuori. Bandiere, fischietti e una voce comune: «Adesso siamo stanchi». Gli operai della Manifattura Valle Brembana ieri alle 6, con l'inizio del primo turno, non sono entrati in azienda. Fuori dai cancelli malcontento e preoccupazione. Sono circa in 200 alle 8 del mattino, si riuniscono in piccoli gruppi e sventolano bandiere e striscioni, sostenuti anche dai clacson delle auto e dei camion che percorrono la provinciale.

«Noi lavoriamo per avere dignità - dichiara Santa Reitano di Bergamo, da 28 anni in azienda, per spiegare la protesta - ed è giusto che riceviamo quanto ci spetta. Vogliamo essere rispettati, nella dignità di lavoratori».

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