Confindustria concorde
Piace la «riforma Pesenti»

«Una riforma che ammodernerà il sistema Confindustria, riuscendo a farlo in modo efficace e in tempi anche rapidi». Il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi commenta così la riforma elaborata dalla commissione guidata da Carlo Pesenti.

«Una riforma che ammodernerà il sistema Confindustria, riuscendo a farlo in modo efficace e in tempi anche rapidi». È il commento del presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi che ieri, con la delegazione bergamasca, ha partecipato a Roma ai lavori della giunta di Confindustria che ha approvato all'unanimità (astenute le associazioni di Napoli e Salerno) la riforma elaborata dalla commissione guidata da Carlo Pesenti.

Il progetto di riforma dovrà essere poi integrato dall'approvazione dello statuto previsto in un'assemblea prevista in primavera: Antonella Mansi, vicepresidente di Confindustria, presiederà il comitato incaricato di coordinare la stesura definitiva della riforma. «Solo rispondendo con efficacia ed efficienza alle reali esigenze delle proprie imprese e a un contesto socio-economico profondamente mutato - ha spiegato Carlo Pesenti - Confindustria saprà essere ancora una volta l'organismo per il rilancio del sistema imprenditoriale italiano e rappresentare un esempio propositivo per il Paese».

E il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi: «Sono soddisfatto: abbiamo segnato un passaggio fondamentale, dando il via a un importante rinnovamento del sistema, partito dal basso, frutto di un dibattito complesso che si è ritrovato in un percorso assolutamente condiviso. Era uno dei punti del mio programma di presidenza che diventa realtà e con questo voto inizia un processo di ammodernamento che non si esaurisce oggi ma, al contrario, parte proprio da qui, perché Confindustria si possa rafforzare sempre più nel suo ruolo di protagonista strategica per il sistema produttivo e il Paese». È la terza riforma di Confindustria, dopo quelle elaborate nel 1970 da Leopoldo Pirelli e nel 1991 dal bergamasco Emilio Mazzoleni.

Giovedì a Roma è stato il presidente di Confindustria Lombardia Alberto Barcella a parlare a nome dei presidenti delle territoriali della nostra regione. C'è stato qualche malumore nelle imprese del Sud non ancora del tutto soddisfatte nonostante le modifiche apportate al testo? «Il dibattito - risponde Barcella - ha visto un ampio ventaglio di opinioni su alcuni aspetti della riforma forse meno graditi ma poi il voto ha dimostrato che la riforma ha riscosso un apprezzamento unanime. Tutta la Lombardia, in particolare, è molto soddisfatta del lavoro svolto dall'ingegner Pesenti. Ora si procederà all'implementazione della riforma e nella primavera 2014 si terrà l'assemblea per approvare statuto e regolamento, dato che quello approvato ieri è un testo di indirizzi e di linee programmatiche che dovrà essere trasformato in regole vere e proprie». Barcella precisa che non vi sarà obbligo di accorpamento per le territoriali più piccole, quelle con meno di 500 mila euro di entrate (Confindustria Bergamo è a quota 2 milioni), anche se queste saranno incentivate a farlo per potere far parte del nuovo consiglio generale (che sostituisce la giunta). Stesso discorso per le associazioni di categoria.

«La riforma - continua Barcella - permetterà ai vertici della confederazione di essere più vicini alle esigenze delle imprese riducendo l'intermediazione del direttivo, e con servizi ancora migliori degli attuali». E Giancarlo Losma, presidente della Piccola industria di Bergamo, nega che il comparto della Piccola abbia espresso rilievi: «In una nostra riunione avvenuta a Roma prima della giunta abbiamo deciso una posizione unitaria di pieno appoggio alla riforma, e non ci sono state contrarietà. A mio avviso, la riforma è necessaria e ben strutturata».

P. S.

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