Ubi perde ancora (-2,5%)
Creberg vicino al Banco Popolare

Ubi Banca, dopo il calo dell8,2% dello scorso venerdì, ha perso un ulterore 2,5%. Paradossale la situazione del Credito Bergamasco, il cui titolo ha quasi lo stesso valore del Banco Popolare.

Piazza Affari inaugura la settimana con un'altra seduta in rosso, mettendo a segno anche lunedì 9 marzo la peggior performance, schiacciata dal peso dei titoli bancari e assicurativi. Il Mibtel ha perso l'1,82% a 10.544 punti, l'S&P/Mib il 2,12%. Milano ha comunque ridotto sul finale le perdite complice l'andamento positivo, seppur incerto, di Wall Street, e il rialzo del prezzo del petrolio. La giornata era cominciata male, con Tokyo ai minimi degli ultimi 26 anni in scia al deficit record delle partite correnti registrato dal Giappone a gennaio, la nazionalizzazione nel weekend della britannica Lloyds e il maxi aumento di capitale del colosso Hsbc.

Per quanto riguarda Ubi Banca, dopo il calo dell8,2% dello scorso venerdì, nella giornata di lunedì 9 marzo ha perso un ulterore 2,5%, portando il valore del titolo a 6 euro e 15 centesimi, non orima di essere sceso a 5 euro e 70 centesimi.
Paradossale la situazione del Credito Bergamasco, il cui titolo - sempre nella giornata del 9 marzo - ha quasi lo stesso valore della banca che lo controlla, il Banco Popolare. Tra i bancari, in controtendenza il titolo dell'Unicredit, il cui valore è cresciuto dell'1,45%.

Tra le blue chip, maglia nera a Banco Popolare e Mediobanca, che hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 9,66% a 1,879 euro e il 9,55% a 4,83 euro. Tra i bancari male anche Bpm (-6,34%) e Mps (-5,16%). In controtendenza Unicredit, che ha guadagnato l'1,45%, e Mediolanum (+1,6%). In deciso calo gli assicurativi: Unipol -5,8%, Alleanza -5,69%, Generali -4,22%.

Pesanti i tre titoli che il prossimo 23 marzo lasceranno l'indice S&P/Mib a seguito della revisione semestrale dei componenti: L'Espresso -7,88%, Seat Pagine Gialle -7,72%, Fastweb -7,5%.
Telecom ha chiuso in calo del 4,5% a 0,781 euro. Resistono i titoli energetici e delle utility, complice il rimbalzo del prezzo del greggio: Saipem +3,2%, Tenaris +2,5%, Eni +2%.

Sul listino completo seduta da dimenticare per Tiscali (-47,6%) dopo l'annuncio del fallimento delle trattative per la cessione degli asset Uk a BSkyB e della richiesta ai principali istituti finanziatori di un periodo di sospensione dei pagamenti di interessi, quote capitali e dei covenant finanziari. Fiammata di Pirelli Re (+19,7%).

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