Ubi Banca chiude il 1° trimestre
con un utile netto di 24 milioni

Ubi Banca ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un utile netto di 24,3 milioni (-88,9% rispetto ai 219,3 milioni del primo trimestre del 2008 ma in recupero rispetto alla perdita di 551 milioni del quarto trimestre 2008), e con un utile netto normalizzato di 98,6 milioni (-47,4%). Il trimestre , sottolinea una nota, «si è svolto in un contesto di perduranti difficoltà congiunturali, che hanno influito sia sull'evoluzione dei volumi intermediati che sulla generazione di ricavi e sulla qualità del credito».

L'utile netto ha risentito di rettifiche di valore delle attività disponibili per la vendita (75,4 milioni di euro), in particolare per le partecipazioni in Intesa Sanpaolo e A2A, le cui quotazioni hanno registrato un calo rispetto al valore di carico al 31 dicembre 2008. Gli stessi titoli, peraltro, ad oggi risultano già sostanzialmente allineati ai valori di fine 2008 e non porterebbero alcuna rettifica. «Se la ripresa dei corsi fosse confermata al 30 giugno 2009, data di chiusura del rendiconto intermedio di gestione, le rettifiche presenti a fine trimestre - evidenzia il comunicato - saranno oggetto di recupero».

I crediti verso la clientela sono a 96,9 miliardi (+4 4% rispetto a marzo 2008, +0,5% rispetto a fine 2008). Le rettifiche di valore nette sono attestate a 159,6 milioni, in aumento rispetto ai 59,7 milioni registrati nel primo trimestre 2008, ma ridimensionate ai rispetto ai 310,4 milioni del quarto trimestre del 2008. I proventi operativi sono a 995,7 milioni (-del 6,8% rispetto a marzo 2008, + 15,7% rispetto al quarto trimestre 2008): su questi, hanno pesato la contrazione del margine d'interesse e delle commissioni, cui si è contrapposto, in parte, il risultato dell'attività di negoziazione e copertura, positivo per 18,2 milioni (-27,1 mln nel primo trimestre 2008). Il margine di interesse si è attestato a 693,8 milioni (-5,1% rispetto al primo trimestre 2008). Le commissioni nette sono a 250,4 milioni (-22,1% rispetto al primo trimestre 2008, il migliore dell'anno scorso). I componenti del consiglio di sorveglianza e di gestione di Ubi Banca «hanno deciso di rinunziare, per l'ultimo anno di carica, ad una quota del 20% del monte compensi fissi e ciò per dare evidenza della consapevolezza della crisi economico-finanziaria che ha investito il Paese e per trasmettere un segno di attenzione a chi da tale crisi è direttamente o indirettamente investito».

Lo si legge nel bilancio della banca mentre è in corso l'assemblea chiamata a deliberare, tra l'altro, sulla destinazione dell'utile. I compensi pagati nel 2008 ad amministratori e sindaci di Ubi sono stati di 23,4 milioni, una somma che rappresenta l'1,48% del costo del personale di tutta la banca (al 31 dicembre 20.260 unità). Il taglio è stato deciso nel mese di marzo.

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