La «Franco Chiesa SpA»
ammessa al concordato

Ammissione al concordato preventivo per la Franco Chiesa, azienda cittadina specializzata in ferramenta e termosanitari al dettaglio e all'ingrosso. Nei giorni scorsi infatti, il tribunale di Bergamo ha dato il via libera alla gestione provvisoria fino al 30 giugno, nominando Marino Marongiu giudice delegato a seguire la procedura e Luciana Gattinoni commissario giudiziale. Contemporaneamente l'azienda ha ritirato la procedura di mobilità, e a breve è previsto un incontro con i sindacati.

«A questo punto - spiega Alberto Citerio, segretario provinciale di Fisascat-Cisl - il commissario, ottenuta l'autorizzazione dal giudice, discuterà con il sindacato sull'opportunità di chiedere la cassa straordinaria per un anno per tutti i 342 dipendenti, anche se una parte di essi continueranno a lavorare. Proprio in questi giorni i lavoratori stanno smaltendo le ferie arretrate: nell'incontro con il commissario e l'azienda capiremo meglio le modalità: a giugno bisognerà vedere se le operazioni per un'eventuale cessione saranno entrate nel vivo o se dovrà esserci una proroga dell'esercizio provvisorio».

Intanto il Tribunale ha convocato per il 16 settembre alle 9,30 l'adunanza dei creditori per l'omologazione del concordato. «L'approvazione del concordato - sostiene il segretario provinciale di Filcams-Cgil Paolo Agliardi - è un passo avanti importante in questa vertenza e rappresenta una garanzia per il futuro, sia per una continuità aziendale, sia per un'operazione di cessione».

«L'ammissione al concordato - spiega Enrico Betti, funzionario che segue le Politiche del lavoro per le consociate Ascom - è un passo avanti, perché dimostra che questo gruppo può avere prospettive, specie se entro giugno si potrà arrivare a concludere la cessione con uno dei due gruppi che hanno manifestato interesse in queste settimane».

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