Panificatori, il settore tiene:
la strategia è la diversificazione

Il settore della panificazione è in buono stato di salute, nonostante la crisi e nonostante la concorrenza della grande distribuzione. Il dato è emerso oggi dall'assemblea annuale che si è tenuta a Grassobbio: il presidente dell'Aspan - l'associazione dell'Ascom che raggruppa 400 dei circa 460 operatori della Bergamasca - ha delineato un quadro confortante.

Anche se - ha ricordato Roberto Capello - il futuro chiederà ai panificatori di essere sempre più attenti al marketing (dove l'associazione può dare veramente una mano), alla differenziazione dei prodotti (per esempio con l'introduzione di derivati, come la pasta) e alle necessità dei clienti. Il tema più caldo è quello della sempre maggiore necessità di sfornare pane fresco al pomeriggio: per molte famiglie il vero pasto a casa non è più il pranzo ma la cena, da qui la necessità di avere il pane fresco.

Nel corso dell'assemblea si è parlato anche del concorso con la camera di Commercio per la «creazione» di un pane che rappresenti e valorizzi Bergamo, e dell'iniziativa delle borse della spesa da vendere a 10 euro, colme di prodotti, il giovedì.

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