Economia
Giovedì 28 Maggio 2009
Metalmeccanica ancora in crisi
In cassa ci sono 23mila lavoratori
La crisi della metalmeccanica bergamasca si sta trasformando assumendo connotati sempre più preoccupanti, anche se, per una questione legata a scadenze tecniche, i numeri sono leggermente in calo. In «cassa» ci sono ancora 23 mila lavoratori. Per saperne di più leggi L'Eco in edicola venerdì 29 maggio
Una crisi che non molla: anzi, si sta «trasformando» cominciando ad assumere connotati ancor più preoccupanti. Ciò anche se, per una questione legata a scadenze tecniche, i numeri nel loro complesso sono leggermente in calo.
Il quadro che mensilmente la Fiom-Cgil di Bergamo traccia sulla situazione di crisi che coinvolge i lavoratori delle fabbriche metalmeccaniche bergamasche anche a maggio evidenzia tinte grigie: piuttosto scure. Se nulla cambia dal punto di vista della congiuntura «ci avviamo ad una stagione, quella post vacanze estive, di vera e propria "emergenza sociale"»: parola di Mirco Rota, segretario provinciale della Fiom di Bergamo, e di Giorgio Cremaschi della segreteria nazionale Fiom, intervenuto giovedì a Bergamo al consiglio generale della federazione orobica dei meccanici Cgil.
I numeri a Bergamo continuano a fotografare una situazione di grande difficoltà. «In un’ottica di "continuità temporale", gli ammortizzatori sociali in questi mesi, così come nei prossimi, vedono coinvolti all’incirca 23 mila lavoratori».
La fotografia a «ieri», registra circa 360 aziende che stanno facendo uso di ammortizzatori, coinvolgendo all’incirca 18.800 addetti.
Per saperne di più leggi L'Eco in edicola venerdì 29 maggio
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