Il tracciato della Pedemontana
mette a rischio il «polo Bayer»

Il progetto definitivo della Pedemontana preoccupa fortemente Confindustria Bergamo, convinta che il nuovo tracciato possa comportare il rischio chiusura del polo produttivo Bayer di Filago e la conseguente perdita di oltre 500 posti di lavoro. Per saperne di più leggi L'Eco in edicola oggi

Il progetto definitivo della Pedemontana – atteso questa mattina al vaglio della Conferenza dei servizi al Pirellone – preoccupa fortemente Confindustria Bergamo, convinta che il nuovo tracciato «possa minare la competitività e alla lunga comportare il rischio chiusura del polo produttivo Bayer di Filago e la conseguente perdita di oltre 500 posti di lavoro, cui si aggiungono quelli dell’indotto».

Nell’osservazione di Confindustria - che resta comunque convinta della necessità della realizzazione dell'opera - si legge come il nuovo tracciato insista su due zone regolate dalla legge Seveso (quella che obbliga ad una politica di prevenzione dei grandi rischi industriali) incrementando così il livello di rischio complessivo.

Inoltre «blocca l’unica uscita d’emergenza del polo produttivo sul lato sud-ovest impedendo la fuga dei dipendenti e dei mezzi di soccorso». Infine «sovrappassa la sottostazione elettrica Enel-Bayer, esponendo l’impianto e la stessa infrastruttura stradale al rischio d’incendio ed esplosione connesso con eventi incidentali, vandalici, terroristici».

Tra l'altro «prevede lo spostamento degli impianti d’alimentazione del polo produttivo, determinando problemi e costi per le attività presenti», senza contare la difficoltà nel reperire aree adeguate».

Ma l’osservazione di Confindustria non è la sola presentata al progetto definitivo della Pedemontana.

Per saperne di più leggi L'Eco in edicola venerdì 29 maggio

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